L’Etruria

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Un movimento 5 stelle insolito...Camucia, passato, presente e futuro

Racconto in tre puntate

Un movimento 5 stelle insolito...Camucia, passato, presente e futuro

Quanto il Movimento 5 Stelle sia sempre dalla parte del cittadino e del territorio è oramai questione nota a tutti, anche chi non ha il nostro stesso pensiero non potrà ovviamente negare questa evidenza.

Siamo soliti a dire sempre la nostra opinione sui fatti del nostro comune, ma questa volta vogliamo fare una cosa diversa.

Oggi vi vogliamo raccontare la storia del nostro territorio vista dagli occhi di un suo cittadino e redatta dalle sue mani, tra descrizioni dettate dall’emozione struggente e tra prese di coscienza di ciò che realmente questo territorio sia diventato e stia sempre più diventando senza l’ombra di un arresto, di un’inversione di marcia, vi proponiamo un racconto in alcune puntate. Ci auguriamo che anche a voi farà molto riflettere l’opinione di un vostro concittadino sul proprio territorio e sul suo totale degrado.


 


 

Camucia: passato, presente e futuro ( PARTE PRIMA )

Da quando sono nato, ho sempre sentito citare questa frase leggendaria “ Cortona, mamma di Troia e nonna di Roma” a significare la grande importanza e la Nobiltà di questa città.

In tempi straordinari a Cortona viene fondata l’Accademia Etrusca, mentre il resto del mondo etrusco vende i suoi reperti archeologici a Cortona si cerca di difendere e valorizzare i suoi ritrovamenti e quindi la sua storia, difendendola dalle speculazioni.

Negli anni ’70 Cortona appare in una serie di documentari sulla vita e la storia di questo misterioso e incredibile popolo etrusco e già allora, visitando le tombe del Sodo, la narratrice si augura, che un giorno non lontano, si possa continuare e scoprire e difendere questi splendidi ritrovamenti e ipotizza, come del resto questi ultimi anni lo confermano, una area sacra dedicata al culto dei morti, orientata ad occidente, dove appunto muore il Sole ed una ancora sconosciuta ma già ipotizzata dagli addetti ai lavori, l’area sacra dedicata ai templi ed alle loro divinità, posta ad Oriente.

Chiaramente tutto questo, come molte delle attività produttive, era insediato fuori dalle mura difensive, come anche le abitazioni del popolo e degli schiavi, degli  artigiani e dei commercianti che probabilmente fuori le mura spesso avevano i loro laboratori…Vasai, Fabbri, Falegnami, agricoltori ed allevatori avevano probabilmente colonizzato tutta la vallata e qui vivevano in tempi di pace, mentre ci si rifugiava dentro le mura in tempi di Guerra.

A questo proposito citerei i ritrovamenti della fossa del lupo ad esempio, ma ancora meglio i ritrovamenti ( quello che ne resta) di Camucia.

Ho fatto un sogno e nel sogno ho immaginato di svegliarmi a Cortona, di fare una lunga passeggiata fino al punto più alto, dove probabilmente già esisteva una Fortezza, subito sotto il Tempio, dedicato a qualche Dio etrusco, il più importante con di fronte la piazza dove si svolgevano le maggiori attività della città tra cui il mercato con i prodotti della valle. Poi mi avvicino al bordo di uno dei ciclopici muraglioni costruiti per difenderci e rimango scioccato dal panorama come mi capita ogni mattina… rivolgo lo sguardo ad est come prima cosa, al sole del mattino e vedo giù, sotto la città, la campagna che si sveglia e comincia a lavorare, come i laboratori degli artigiani disseminati tra i templi e tempietti dedicati agli Dei, lo sguardo si concentra appunto sulla piana dei templi disseminati tra la collina e la palude, sulla strada a valle e lo sguardo si sofferma sullo splendido Tempio dedicato ad Eracle ( quello ricoperto di cemento e dove hanno trovato anche la tavola Cortonensis, si dice il terzo documento per importanza nel mondo  con iscrizioni in Etrusco, tanto per capirci), Eracle il difensore degli umili e dei viandanti, ecco perché proprio ai bordi della strada a valle. Torno con la mente al Tempio, Splendido e immenso, proprio di fronte un tempietto che è circa un ottavo dell’altro, un tempietto omaggio dei nostri Amici greci ( amici, abbiamo combattuto ferocemente fino a ieri e sicuramente lo rifaremo domani, ma oggi c’è pace e prosperità gli scambi commerciali sono cominciati di nuovo e la loro comunità di commercianti ormai vive serena ed in pace in mezzo a noi ).

Oggi non guardo ad Occidente, oggi non ho voglia di pensare ai miei antenati ed a cose tristi, li saluterò domani, oggi il panorama, il sole e gli Dei mi fanno sperare in un giorno pieno di vita e di affari, un ultimo sguardo al Tempio di Eracle e con gli occhi pieni di questa bellezza, comincio felice la giornata.

Oggi a Camucia per il bene comune ( anche se a decidere cosa sia il bene comune ci pensano i portatori sani di cultura e democrazia, la nostra Sinistra italica che di sinistra ormai ha solo il ricordo e sbiadito, molto, molto sbiadito, ovviamente i soldi li hanno imborghesiti e cambiati così tanto che molti non si ricordano o non hanno mai saputo, in realtà, cosa significa essere di sinistra e preoccuparsi del bene comune), si sta di nuovo parlando di sviluppo e progresso per Camucia, di per se una buona notizia, se non fosse che in passato il bene comune a Camucia è stato il Bene di chi in realtà amministrava il Comune ( e così avrebbe più senso) che ha permesso alla speculazione edilizia più spregiudicata e senza logica di costruire ovunque ci fosse un terreno libero e appunto senza una logica senza una visione, se non quella degli interessi di chi voleva costruire e di conseguenza di chi lo ha permesso, così si è sviluppata Camucia ( il panorama di Cortona) ed ecco che abbiamo case sempre più brutte, con tetti improbabili e con colori assurdi, ma soprattutto con almeno un piano in più di quello consentito altrimenti il povero imprenditore non guadagna dieci volte l’investimento e la prossima volta che gli chiediamo un “aiutino” ( sapete anche i sinistri hanno famiglia), sarà più generoso ed ecco improbabili zone industriali, in una delle zone più fertili della valle, ottimi silos che risplendono d’estate con il sole e danno piacere ( non al mio ) allo sguardo quando si contempla la vallata, a proposito è chiaro che in quella zona si può ancora costruire splendidi capannoni.

Ecco lo sviluppo di Camucia riassunto per sommi capi, tetti verdi, tetti neri, capannoni ovunque ce lo chiedano e magari una viabilità insufficiente, alcune strade sono una vergogna già troppo strette prima di farle e chiaramente negli anni 80 e 90 non sapevamo dell’esistenza delle automobili. Magari senza pensare al verde pubblico o a servizi per il cittadino, magari proprio non pensare a cosa succede di Camucia.

Ma quanto posso ricavarci?

FINE PRIMA PARTE