L’Etruria

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Blocco Studentesco risponde alla preside dell'Istituto Vegni

Il gruppo raccoglie l'invito ad un confronto tra le parti

Blocco Studentesco risponde alla preside dell'Istituto Vegni

I militanti del Blocco Studentesco Arezzo rispondono al comunicato della preside dell'ISIS "A.Vegni" di Capezzine, in cui veniva criticata un'azione dell'associazione studentesca contro il versamento, da parte degli studenti, del contributo volontario.
 

"Ci sembra doveroso - affermano i militanti in una nota - rispondere al comunicato apparso sull'edizione online dell'Etruria, prima di tutto per fare un po' di chiarezza sul significato del nostro gesto, e in secondo luogo per lanciare un messaggio alla preside dell'ISIS "A.Vegni" Maria Beatrice Capecchi". "Prima di tutto specifichiamo - prosegue la nota del Blocco Studentesco - che quella contro il contributo volontario è una battaglia che portiamo avanti ormai da anni, questo è stato uno dei punti principali del programma del Blocco Studentesco fin dalla sua fondazione e, oggi ancora di più, siamo convinti della bontà di questo pensiero. Ci pare ingiusto infatti che le mancanze di fondi del MIUR vadano a ricadere sulle tasche degli studenti e delle loro famiglie, già duramente messe alla prova dall'acquisto di libri e materiale scolastico. Se le scuole non hanno i fondi necessari per il regolare svolgimento delle attività curricolare la colpa non è ovviamente delle amministrazioni scolastiche, né tantomeno degli studenti, che però con questa ingiusta tassa vanno a sopperire alla mancata erogazione di fondi da parte del ministero. La critica al contributo volontario, di per se, non è quindi una critica alla specifica dirigenza scolastica, ma ad un'ulteriore tassa che, per sopperire alle mancanze dello stato nel comparto scuola, va a gravare sulle tasche degli studenti".

“Da qui arriviamo - spiegano i militanti- allo specifico caso dell'ISIS "A.Vegni". La nostra protesta è stata fatta, difatti, non contro il contributo volontario in sé per sé, ma contro la modalità con cui esso è richiesto agli alunni della scuola sopracitata. Infatti nella causale del bollettino e nella comunicazione che lo ha accompagnato non si specifica mai il carattere volontario del contributo, parlando semplicemente di "contributo d'istituto" e, nei bollettini, di "iscrizione all'anno scolastico successivo". Una procedura scorretta, come evidenziato dallo stesso MIUR in un'informativa del marzo 2012 riguardante le indicazioni sulle modalità di somministrazione alle famiglie dei contributi volontari. Il fatto che il contributo sia volontario va infatti, come dice la comunicazione ministeriale, sempre rimarcato, e non va mai fatto passare come tassa di iscrizione per l'anno successivo. Cosa che non è avvenuta al "Vegni", e proprio questo fatto ha causato la nostra protesta".

“Infine raccogliamo con piacere - conclude la nota del Blocco Studentesco - l'invito lanciato dalla preside per un confronto. Ci pare la cosa migliore per spiegare le rispettive vedute non a colpi di comunicati, ma a parole, cercando di trovare una soluzione alla questione in un costruttivo tavolo di confronto tra studenti ed istituzioni".