Riceviamo e pubblichiamo
Al Ministro dei Beni Culturali, On. Dario Franceschini e p.c.
Al Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, Dottor Andrea Pessina
All’Assessore alla Cultura della Regione Toscana, Dottoressa Monica Barni
All’Assessore alla Cultura del Comune Cortona, M°. Francesco Attesti
Gentilissimo Signor Ministro per i Beni e le Attività Culturali, On. Dario Franceschini, purtroppo siamo di nuovo a disturbarla riguardo i fatti che si stanno verificando nel Comune di Cortona relativamente a suoi importanti siti archeologici.
Le riassumiamo brevemente la lunga vicenda:
Nell’area a sud-est di Camucia, in comune di Cortona (AR), da più di trent’anni è noto a tutti che esiste nel sottosuolo un’ampia area archeologica che va dall’epoca etrusca alla tarda romanità.
Nel 1988 in occasione di uno sbancamento, emersero reperti e strutture che furono parzialmente scavati e poi sigillati sotto un grosso stabile.
Nei primi anni Novanta fu profondamente sconvolta un’area sacra di epoca etrusca, con il trasporto in discarica di ben 5.500 metri cubi di materiali archeologici. Con i resti archeologici recuperati ai margini del grande sbancamento e nelle discariche, si sono costituite alcune importanti vetrine del nuovo Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona
Negli anni successivi sono stati effettuati scavi in via Capitini, che hanno restituito tracce di santuari etruschi, poi riseppelliti sotto il catrame di un parcheggio.
Nel 2016 era previsto un ulteriore scavo per la costruzione di un centro direzionale. Abbiamo chiesto ed ottenuto che venissero approfonditi scavi nell’area adiacente a quella ricoperta, in via Capitini. Grazie anche ad un finanziamento del MIBAC sono stati effettuati interessanti scavi stratigrafici che hanno restituito importanti reperti. Il Soprintendente Andrea Pessina, in un pubblico convegno a Cortona illustrò in questo modo i risultati dei saggi:
“Pensiamo … che Cortona possa quindi a breve arricchirsi di una nuova ampia area archeologica e naturalmente per realizzarla contiamo di poter disporre dell’aiuto anche della Regione Toscana per questa grandissima opportunità … Anche gli stessi cittadini ci hanno in qualche modo aiutato e spronato per andare avanti in quello che sembra essere un nuovo capitolo della storia di Cortona, che in questi giorni stiamo scrivendo … sono venuti alla luce strutture murarie e manufatti riferibili ad un vasto ed imponente complesso edilizio che sembrano promettere un passato ancora più felice per il patrimonio archeologico della città … Non dobbiamo più fare gli errori del passato e daremo a questa area archeologica la sua giusta importanza”.
L’area è stata bloccata, il progetto di centro direzionale abbandonato ed è stato autorizzato solamente il restauro del piccolo fabbricato là esistente.
Nel 2016-2018 sono stati eseguiti, nell’ex campo sportivo denominato “La Maialina”, ulteriori saggi di scavo che hanno messo in luce lacerti di importanti edifici antichi (forse magazzini dell’area commerciale) ed un pozzo. Lo scavo ha permesso di ritrovare anche piccoli oggetti di vita quotidiana che, a quanto si dice, sono molto interessanti e verranno esposti nel museo di Cortona.
Nel 2016 sono stati inoltre fatti ulteriori saggi di scavo nell’area adiacente lo sbancamento degli Anni Novanta. Essi hanno messo in luce delle canalizzazioni. Sono stati previsti ulteriori approfondimenti da eseguire più avanti, visto che l’area attualmente è utilizzata come vivaio e quindi non è possibile l’espianto delle essenze arboree per poter eseguire scavi archeologici.
Tutte le aree archeologiche di cui abbiamo fin qui parlato sono adiacenti e separate dalla Strada Regionale N. 71. Alcune grosse porzioni sono ormai obliterate da edifici più o meno grandi. Altre aree sono ancora libere da edifici e a verde.
Adesso, la Soprintendenza ha autorizzato la copertura degli scavi sia nell’ex campo sportivo La Maialina, che nell’area del vivaio limitrofo, chiedendo solo di lasciare visibili il pozzo e una parte dei muri ritrovati. Intanto il Comune sta autorizzando la costruzione di un supermercato vicino all’ex campo di calcio, “purché non vengano fatte fondazioni profonde” ….
Noi riteniamo che questo comportamento sia sbagliato. Non ci si può limitare alla valutazione delle singole aree di cui abbiamo detto sopra e non ad una valutazione complessiva della vasta area archeologica, ritenuta di grandissimo interesse.
Non si può valutare separatamente le singole porzioni. Perché è guardando all’insieme che comprendiamo davvero l’intrinseco valore di questa area. E va pure tenuto conto che queste sono le ultime aree sopravvissute ad una speculazione edilizia selvaggia, iniziata ormai da qualche decennio e che sembra non arrestarsi.
Onorevole Ministro Dario Franceschini, Le chiediamo di interessarsi a questa importante questione e di darci una mano per lasciare ai posteri quello che resta dell’importante area archeologica di Camucia. Molto è stato distrutto o sepolto sotto una vasta coltre di cemento, ma ancora si potrebbe salvare una grossa porzione, che se guardata nel suo insieme potrebbe essere molto utile sia per lo studio della Camucia etrusca, sia per la fruizione da parte di turisti, studenti e della stessa popolazione cortonese.
La ringraziamo per l’attenzione che ci ha sempre riservato e La salutiamo cordialmente.
Enzo Moretti e Santino Gallorini