Servizio spesa e consegna a domicilio a sostegno di cittadini con oltre 70 anni in condizioni di fragilità grazie a un protocollo di intesa siglato oggi, 24 aprile, tra Regione Toscana, Anci e organizzazioni sindacali di categoria, in collaborazione con le associazioni di volontariato.
Il progetto, che prevede l’attivazione del numero unico regionale 800 117 744, riguarda esclusivamente il servizio di spesa e consegna a domicilio dei beni di prima necessità (alimenti, igiene personale e della casa, farmaci) alle persone anziane che, in seguito alle attuali misure restrittive dovute al Coronavirus, non possono uscire dalla propria abitazione e che, a causa delle precarie condizioni di salute e di autonomia, non possono provvedere autonomamente alla spesa e non possono contare su aiuti familiari. Il progetto si estende, inoltre, alle persone con grave disabilità e con patologie croniche ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita.
Il servizio, operativo da lunedì prossimo 27 aprile, sarà effettuato per tutta la durata del periodo emergenziale Covid-19.
“Grazie al numero unico regionale passiamo dalla mutualità a un vero sistema senza differenze tra territori. Spesa e medicine arriveranno a casa di tutte quelle persone che sono in fragilità. Un’opportunità e un diritto per tutti i toscani che ne avranno bisogno - dichiara il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi -. Questo implica una maggiore capacità organizzativa, una maggiore partecipazione, una maggiore responsabilità del territorio e della società per l’obiettivo di comunità più protette, assistite e solidali a prescindere dalle distanze e dalle differenze geografiche. Un risultato che è stato possibile grazie all’integrazione tra enti locali, volontariato e corpi intermedi. Con l’emergenza sa nitaria da Covid-19, c’è stata una generale riscoperta, in sanità ma non solo, del senso di comunità e dei servizi territoriali. Con iniziative come questa lavoriamo perché, passata l’epidemia, la prossimità al territorio e alle persone nelle loro case resti un tassello fondamentale dell’equilibrio complessivo del sistema sanitario regionale. Da un lato, l’ospedale e la qualità e l’intensità delle cure, dall’altra la medicina e l’assistenza territoriale”.
"Con questo protocollo si implementerà e strutturerà l'esperienza già messa in campo dai Comuni sin dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, dando un servizio alla popolazione più anziana con consegna della spesa a domicilio, insieme con le associazioni del volontariato. Siamo tutti consapevoli che aiutare questa fascia della popolazione anche nella cosiddetta fase 2 sarà fondamentale e questo mettere a disposizione anche un numero regionale potrà aiutare i cittadini anche nei prossimi mesi", aggiunge Matteo Biffoni, sindaco del Comune di Prato e presidente di Anci Toscana.
“Più cura per chi lavora più cura per chi è costretto a casa. Un passo importante per difenderci dal Covid e per qualificare il welfare Territoriale Toscana - affermano congiuntamente i segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil della Toscana, Alessio Gramolati, Stefano Nuti e Mario Catalini -. Il protocollo sottoscritto oggi dai sindacati dei pensionati toscani con la Regione e Anci in collaborazione col volontariato è positivo, perché unisce la Toscana, unisce chi lavora riducendo i rischi di contagio, unisce gli anziani fragili, perché riduce il loro disagio e li sostiene a casa e infine aggiunge un nuovo tassello al progetto ‘A casa in buona compagnia’ per innovare e qualificare il welfare territoriale. Dialogo e responsabilit& agrave; migliorano la vita dei toscani”.
I destinatari del servizio sono, dunque, le persone conosciute dai servizi territoriali o coloro di cui si raccoglie una nuova segnalazione del bisogno, non potendo uscire dalla propria abitazione come raccomandato dalle misture restrittive del Governo per contrastare la diffusione del virus, ossia persone anziane (con età superiore ai 70 anni) e persone che non possono provvedere autonomamente, né disporre di una rete familiare nel raggio di circa 10 chilometri, a causa delle loro precarie condizioni di salute e di autonomia o perché vivono da sole. Il servizio è dedicato ai cittadini che non sono sottoposti a regime di isolamento fiduciario o in quarantena, ed è attuato attraverso le reti costruite dai Comuni e dalle associazioni di volontariato (si veda il sito di Anci Toscana), come da delibera della Giunta regionale dell’11 marzo scorso, la numero 322.
Il nuovo numero verde: in aggiunta ai numeri già attivi sui territori, viene istituito, inoltre, un nuovo numero verde regionale 800 117 744, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 15, nell’ambito della gestione degli interventi connessi all’emergenza Covid-19, a supporto appunto dei cittadini con oltre 70 anni in condizione di fragilità. Fanno parte della rete di sostegno messa in atto l’associazione Esculapio (gestore dell’attività di call center); Anpas, Comitato regionale della Toscana; la Federazione regionale delle Misericordie della Toscana; Croce Rossa Italiana, Comitato regionale toscano; Anci Toscana e Comuni.
Questa rete è integrata da altre associazioni di volontariato partner, che non fanno riferimento alle organizzazioni regionali sopra citate, ma che sono già attive sui territori in collaborazione con le amministrazioni comunali o che manifestino l’interesse ad aderire.
Il protocollo definisce, infine, le modalità di attivazione del servizio, di rimborso spese e di rendicontazione, i requisiti dei volontari e del personale, le coperture assicurative, la protezione dei dati personali e il rispetto delle norme in materia di sicurezza.