Vino, olio, aglione, pecorino, salumi e tanti altri prodotti tipici del territorio: le eccellenze della produzione enogastronomica della Valdichiana senese sono state presentate lunedì 11 Febbraio presso FICO Eataly World, nel corso dell’assemblea del Coordinamento nazionale delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori d’Italia. Nel corso degli eventi di assaggio e degustazione, i visitatori e i rappresentanti delle altre associazioni hanno potuto entrare in contatto con le produzioni locali e le caratteristiche dell’offerta turistica mostrata dai delegati della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese.
La presentazione delle eccellenze enogastronomiche si è svolta a margine della conferenza in cui il Coordinamento nazionale ha presentato le attività annuali delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori d’Italia, proprio all’interno della sua nuova sede, messa a disposizione dalla Fondazione FICO Eataly World. La “Fabbrica Italiana Contadina” è il parco del cibo più grande del mondo, alle porte di Bologna, nato per raccontare la filiera agroalimentare italiana; è stato fondato da Oscar Farinetti, che ha anche dichiarato di voler mettere a disposizione le sedi Eataly del mondo per i progetti di collaborazione con il Coordinamento delle Strade italiane.
Nel pomeriggio si è poi svolta l’assemblea generale del Coordinamento, in cui le Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori provenienti da tutta Italia hanno pianificato la strategia di crescita e consolidamento di quel turismo rurale, enogastronomico e culturale che rappresenta una voce sempre più importante dell’economia e dello sviluppo futuro del nostro Paese.
“La Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana Senese rappresenta una parte importante nel Coordinamento nazionale – ha spiegato il presidente Doriano Bui – in quanto svolge il ruolo di segreteria organizzativa. Si tratta di un ruolo sempre più centrale in ottica di crescita del territorio e di sinergia con le altre Regioni, come dimostra la decisione di ospitare proprio a Montepulciano, nel corso del prossimo weekend dell’8 e 9 Giugno, la riunione degli Stati Generali delle Strade del Vino dell’Olio e dei Sapori d’Italia.”
“Proprio da qui – ha affermato il portavoce nazionale Paolo Morbidoni, presidente delle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria - è scaturito il progetto del Coordinamento, nato per fare rete tra realtà che condividono i medesimi intenti di promozione turistica, rappresentare una voce sola nel confronto con le istituzioni del paese e lavorare insieme su progetti comuni di ampio respiro e di lungo periodo”.
Tra gli obiettivi più urgenti del Coordinamento spicca quello di essere considerato interlocutore nella definizione della nuova norma sull’enoturismo e sulle politiche di valorizzazione del legame tra enogastronomia e territorio. Ruolo confermato proprio da Luciano Nieto, Capo Segreteria Tecnica del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo:
“Questo nuovo organismo è un esempio dei risultati che si possono raggiungere se si riesce a far sistema nel promuovere le eccellenze del nostro Paese. Per far diventare l’Italia un Paese sempre più attrattivo – ha proseguito – è necessario anche raccontarne i mille sapori e profumi, visto che i turisti sono sempre più attirati dall’offerta enogastronomica dei luoghi che scelgono di visitare. Fondamentale mettere a sistema un piano per la mobilità lenta e investire sulla formazione”.
Va ricordato che le Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori sono state riconosciute dalla legge n. 269 del 1999. Il Testo Unico sul Vino del 2016 ha ribadito il ruolo chiave delle Strade del Vino nell’ottica dello svolgimento delle attività enoturistiche. Da ultimo, il governo Gentiloni ha inserito nella legge di bilancio 2018 un comma che definisce il termine “enoturismo” come forma di turismo dotata di specifica identità, ma senza indicare con chiarezza i soggetti coinvolti. Ecco perché l’Osservatorio propone una nuova governance del settore e sarebbe in grado di fornire un contributo prezioso nell’aggiornamento dell’ormai obsoleta legge del 1999 e nella definizione della disciplina dell’enoturismo.
Non dimentichiamo che si tratta di un comparto sempre più strategico. Secondo una ricerca di Isnart-Unioncamere, gli interessi enogastronomici per i prodotti tipici e l’agroalimentare made in Italy muovono un turista su quattro in Italia: con il 26% (che sale al 29,9% tra gli stranieri), la motivazione del vino e del cibo ha superato anche l’attrattiva per il patrimonio artistico e monumentale (ferma al 24,2%). Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè, inoltre, l’Italia è leader mondiale per il turismo enogastronomico, con un +9% nel 2018: durante la scorsa estate, tre italiani su quattro hanno scelto di visitare cantine, frantoi, mercati contadini e aziende agrituristiche; il 42% sono tornati dalle ferie con vini, formaggi, olio d’oliva, conserve e salumi.
"Oggi le Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori d’Italia trovano “casa” a FICO – sottolinea Oscar Farinetti, fondatore di FICO Eataly World, nel corso dell’Assemblea del Coordinamento, seguita alla conferenza – che è anche una vetrina per il nostro cibo nel mondo. Siamo felici di questa collaborazione, perché darà a tutti i visitatori della Fabbrica Italiana Contadina l’opportunità di conoscere e apprezzare sempre meglio la straordinaria biodiversità agroalimentari del nostro Paese. Con le Strade arrivano a FICO centinaia di territori e di specialità uniche, che racchiudono i sapori, la storia, le tradizioni, la cultura, i paesaggi dell’Italia".