L’Etruria

Redazione

Ciao, zio!

Pubblichiamo volentieri il saluto a Giustino Gabrielli, tenuto nella Chiesa di Cristo, dalla nipote Federica

Ciao, zio!

Ai funerali  della nostra nonna lo zio Giustino volle condividere con tutti i presenti un proprio pensiero,  con il solito stile e con la consueta eleganza, impareggiabili.

Evidentemente riteneva che fosse un modo affettuoso, ma anche solenne, di salutare una persona molto amata.

Per questo io oggi provo ad imitarlo, senza la pretesa di eguagliarne lo stile, ma nella certezza di dare voce al cuore di tutti quanti gli hanno voluto bene.

Qualcuno ieri ha ricordato lo zio Giustino come un "grande professore", e uno dei miei carissimi zii ha risposto: "È stato più grande come persona che come professore...pensa te!".

È vero.

Lo zio Giustino è stato un grande zio, un grande uomo, un grande esempio.

Una persona d'altri tempi, che l'esempio lo dà non con le parole e con l'apparenza, ma con il vivere la propria vita, ogni giorno, in perfetta coerenza con i propri principi e i propri pensieri, con modestia e umiltà.

Tanti sono i suoi insegnamenti che ci porteremo dietro per sempre come un bagaglio prezioso: l'amore per lo studio, il senso civico, il senso del dovere, la potenza di un sorriso, l'eleganza di uno "ciao"...

Tra tutti questi, però, né voglio sottolineare uno: l'amore incondizionato per la famiglia.

Grazie a lui, e grazie anche ai miei genitori, ai miei zii e alle mie zie, ho avuto l'immensa fortuna di vivere in una grande unica famiglia, nella quale mi sono sentita (e mi sento) un po' la figlia di tutti.

Mai sola e mai smarrita.

Io, come tutti, proveremo a trasmettere alle nuove generazioni tutti questi doni come la più preziosa delle eredità.

E anche in nome e nel ricordo dello zio Giustino continueremo a percorrere la nostra strada, qua, senza di lui, ma sempre tutti insieme. 

Ciao, zio!

Federica Gabrielli