Sul caso della revoca del contratto alla Cardamone Group srl, la società che, assieme alla Scamar srl, gestisce la mensa scolastica per i nidi, le scuole dell'infanzia e le scuole primarie del territorio di Cortona, il consigliere comunale Scorcucchi del M5S replica alle accuse del Sindaco e chiede le prove di quanto comunicato sull’avvio della procedura di revoca.
Rimango esterrefatto – replica il consigliere Scorcucchi – delle dichiarazioni della Sindaca che attacca il M5S di scarsa informazione e capacità amministrativa, ma l’impressione è che non potendo rispondere nel merito, attacca l’interlocutore cercando di screditarlo, un metodo ormai noto. Noi ci siamo espressi solo dopo aver appurato bene i fatti – ci tiene a precisare il Consigliere – abbiamo contattato la Prefettura di Cosenza, chiesto ed ottenuto i documenti in merito compreso quanto risposto al Comune oramai quasi un mese fa, documenti che abbiamo analizzato anche con l’aiuto di un legale, ed assieme ai portavoce alla Camera Chiara Gagnarli ed al Senato Mario Giarrusso che ringrazio per la costante disponibilità.
Abbiamo chiesto informazioni anche direttamente all’amministrazione, perciò respingiamo al mittente l’accusa di pretestuosità. Vorremmo semplicemente ricordare che in altre scuole d’Italia, il provvedimento del Prefetto di Cosenza ha già prodotto i suoi effetti, determinando l’interruzione dei servizi di ristorazione gestiti dalla Cardamone Group srl, come nell’Unione dei Comuni del Vergante: Meina, Lesa e Belgirate. Invece la nostra Sindaca sembra voler temporeggiare, prima ci racconta che il caso è complesso e bisogna valutare bene, poi dichiara di aver già prodotto gli atti che avviano il procedimento di revoca, ma sull’Albo pretorio non abbiamo trovato niente che lo confermi.
La vicenda della Cardamone Group srl e la procedura che interviene in caso di interdittiva antimafia ad imprese che lavorano con la pubblica amministrazione è stata oggetto anche di una interrogazione parlamentare al Ministro degli interni presentata dai parlamentari Gagnarli e Giarrusso, quest'ultimo anche componente della commissione parlamentare antimafia
I portavoce in Parlamento hanno sottolineato la necessità di affinare sempre più il sistema riguardo la documentazione antimafia per contribuire ad innalzare i livelli di incisività delle strategie di prevenzione e di contrasto del fenomeno mafioso sul territorio nazionale.
M5S