È di questi giorni il grido di allarme lanciato da molti per l'imminente chiusura dello storico sportello della Cassa di Risparmio di Firenze ( oggi Banca Intesa Sanpaolo) in Mercatale.
Tutto sembra ormai spingere per l'abbandono del rapporto territorio / banca e il passaggio alla triste e asettica dimensione selvaggia della banca online.
Una dimensione dove non esiste più il rapporto diretto tra cliente, risparmiatore ed operatore del credito sul fronte territoriale urbano ed extraurbano e dove domina sempre di più la legge di una giungla selvaggia dominata dal più forte, dal più furbo e dal delinquente patentato e legalizzato da uno stato che con la pandemia e la guerra si è nuovamente fatto "primo etico" e "nuovo principe" dal potere assoluto e incontrollato.
In attesa che le forze politiche locali ( di maggioranza e di opposizione) e le direzioni territoriali degli istituti operanti nel territorio cortonese battano un colpo dicendoci come intendono affrontare la nuova questione della desertificazione bancaria, magari anche organizzando un convegno ad hoc, pubblichiamo nella foto di corredo la tabella riassuntiva del problema in Toscana diffusa dalla First-Cisl nell'ottobre 2022.
Aggiungendo anche che per molti , troppi , italiani recarsi in banca sta diventando un lusso. Nel 2022 le banche hanno chiuso 554 sportelli sul territorio nazionale. Cioè si è avuta un’ulteriore contrazione del 2,6% rispetto al 2021, aumentando in parallelo il numero di persone che non hanno accesso ad una filiale nel comune di residenza. Infatti oggi sono oltre 4 milioni, quasi 250mila in più di un anno fa. Numeri naturalmente destinati a crescere verso i dieci milioni perché circa 6 milioni di italiani, residenti in comuni nei quali è rimasto un solo sportello, rischiano di trovarsi a breve nella stessa condizione. Nel 2022 il rapporto tra popolazione e numero di sportelli è ulteriormente calato: da 36,5 a 35,5 ogni 100mila abitanti.
A Cortona e in Valdichiana i dati, fatte le debite proporzioni, sono quasi identici: però crescono le raccolte alternative dei risparmi verso strade e luoghi con poca trasparenza e istituzionalità.
Ci vorrebbero un nuovo Girolamo Mancini e la sua ottocentesca società operaia cortonese. Ma, purtroppo, all'orizzonte la fitta nebbia ci impedisce di vedere se siano in arrivo.
Ivo Camerini