Dare sprint alle produzioni di un territorio, che sta investendo molto sulla valorizzazione del suo “made in”, con una nuova e moderna rete irrigua consortile, alimentata dall’acqua di qualità proveniente dall’invaso di Montedoglio. E’ l’obiettivo del progetto elaborato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, che punta ad intervenire in un’area dove è già presente una vasca di compenso e dove esiste una reale e forte richiesta di risorsa. Il comprensorio su cui l’ente ha deciso di intervenire è il Distretto 8 di Cardeta, nel comune di Castiglion Fiorentino. Partendo dalla vasca ubicata in località San Silvestro, a Montecchio, il sistema di distribuzione progettato, con 4,3 km di condotte, si svilupperà su una superficie irrigabile di oltre 187 ettari dove, inizialmente, sono previsti 16 punti di consegna ma che in futuro potrebbero essere incrementati. Con un investimento che supera 1.800.000 euro, l’impianto sarà completato con l’adozione di sofisticati meccanismi di misurazione di portata e pressione, per ottenere vantaggi importanti in termini di distribuzione della risorsa, di riduzione della pressione sulle falde sotterranee, di tutela della qualità delle acque, di riduzione dei prelievi autonomi, di controllo sui volumi prelevati. Il progetto è stato presentato dal Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Paolo Tamburini, dal Direttore Generale Francesco Lisi e dall’ingegner Lorella Marzilli al sindaco Mario Agnelli e ai consiglieri del comune di Castiglion Fiorentino, in una seduta partecipata che ha visto la presenza di una rappresentanza del mondo agricolo locale. “Garantire la sicurezza di approvvigionamento idrico – ha detto il Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno Paolo Tamburini - significa garantire alle imprese la possibilità di programmare i loro piani colturali anche nel medio-lungo termine, nonché dare garanzie sulla qualità della risorsa fornita, con i benefici ambientali ed agronomici che da questo derivano. L’area su cui insiste il progetto comprende realtà significative nella produzione di colture di pregio, sia in pieno campo che protette. La disponibilità di una risorsa idrica di alta qualità consentirà ad esse una ulteriore qualificazione delle produzioni con un incremento del loro apprezzamento sul mercato e, per il comprensorio, la possibilità di assistere a un incremento significativo delle colture orticole, frutticole e vivaistiche anche con sviluppo di tecnologie produttive e riproduttive avanzate”. “Oggi come oggi la ‘terra’ che ha un valore è senza dubbio, solo quella irrigata. Ed è altrettanto indubbio che il nostro comparto economico-industriale in buona parte si appoggia sul mondo agricolo, per esempio tutto il mondo che gravita attorno alla produzione dell’orto-frutta ma anche il settore turistico-ricettivo che ottiene dei vantaggi con un territorio curato e produttivo. Questo progetto è stato, quindi, lungamente atteso e solo oggi riusciamo a intravedere la fine di un lungo progetto iniziato due anni fa. La speranza è quella di vederne il compimento in tempi brevi per dare così risposte concrete agli imprenditori che altrimenti possono avere delle ripercussioni dettate dal clima sempre più impattanti nel loro ciclo produttovo condizionando al ribasso i margini d’impresa” conclude il sindaco Mario Agnelli. Il progetto adesso, presentato in Regione entro i termini necessari, si candida a conquistare le risorse europee messe a disposizione dal Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020.