Confcommercio chiede alle Amministrazioni Comunali della Valdichiana di seguire l’esempio del capoluogo trasformando la Tosap, la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, in Cosap, ovvero in un canone. Un cambiamento che non sta solo nel nome, ma nella sostanza: “il passaggio da tassa a canone offre margini di flessibilità maggiori e consente ai Comuni di prevedere agevolazioni come la gratuità del suolo pubblico per iniziative promozionali, la possibilità di fare sconti alle imprese nate da poco o ubicate in aree che hanno bisogno di essere rivitalizzate”, spiega il responsabile della delegazione territoriale di Confcommercio Carlo Umberto Salvicchi.
“L’occupazione del suolo pubblico, per esempio attraverso i dehors attrezzati con tavolini e sedie, consente alle aziende di ampliare i propri servizi durante la bella stagione e in cambio dona alle nostre città un’immagine più accogliente e vivace. Per questo, in certi casi andrebbero premiate e non penalizzate, soprattutto se investono negli abbellimenti di zone che hanno bisogno di particolare cura e decoro. Trasformare la tassa in canone agevola questa premialità”.
Confcommercio ha già presentato la richiesta al sindaco di Cortona Francesca Basanieri, che ora dovrà valutarla in sede di giunta. “Un provvedimento del genere potrebbe rientrare in un piano generale di riduzioni tariffarie per le imprese che in questo momento hanno bisogno di sostegno concreto”, dice il presidente della delegazione cortonese di Confcommercio Marco Molesini.
A preoccupare Confcommercio è soprattutto la situazione del commercio a Camucia: “abbiamo chiesto formalmente al Sindaco un impegno straordinario per contrastare la grave crisi commerciale in corso a Camucia, che sta assumendo dimensioni preoccupanti”, spiega Molesini, “vorremmo che nel prossimo bilancio fossero previsti contributi per le aziende di nuova apertura e per quelle esistenti che investono in migliorie e/o trasferimenti. Da parte nostra, continuiamo ad impegnarci per facilitare l’accesso al credito agli imprenditori associati, ma serve l’impegno di tutti, se vogliamo salvare la rete distributiva tradizionale”.
Per migliorare la situazione Confcommercio chiede anche piccoli accorgimenti, legati a parcheggi e viabilità. “Facilitare il parcheggio significa anche facilitare la vita a chi vive, lavora o fa shopping a Camucia. Per questo chiediamo una revisione del piano della sosta a pagamento, perché così come è ora penalizza chi frequenta alcune aree, mentre altre godono della sosta libera. Chiediamo inoltre che il Comune, che gestisce direttamente i parcheggi, introduca sconti per residenti, commercianti e dipendenti delle attività economiche, con formule da poter eventualmente offrire ai clienti. Anche così si argina la crisi”.