Un comunicato congiunto firmato dagli otto sindaci del Trasimeno, presieduti dal sindaco di Città della Pieve Fausto Scricciolo, interviene sulla "questione Coop Centro Italia" e sulla situazione economica ed occupazionale dell'intero territorio. «I sindaci del Trasimeno - si legge nel comunicato - prendono atto del piano industriale di Coop Centro Italia che, a seguito dell’acquisizione di Superconti, prevede l’apertura di nuovi punti vendita tra Umbria, Toscana e Lazio, nonché l’incremento di fatturato e numero di addetti, ma anche, al contempo, la specializzazione dei magazzini, con quello di Terni da utilizzare per la lavorazione dei “freschi” e quello di Castiglione del Lago per i generi vari.
Rilevano, inoltre, che tale ristrutturazione aziendale genererà nell’immediato la riconversione professionale di circa cinquanta persone, con una significativa perdita di posti di lavoro tra stagionali, interinali ed indotto e, per tali ragioni esprimono tutta la loro preoccupazione per le prospettive occupazionali del territorio, già minate dalle crisi aziendali degli ultimi anni, tra cui quelle di Euroservice, Trafomec e Mercatone Uno. I sindaci invitano Coop Centro Italia a mantenere la sua presenza e la centralità nel territorio sia per gli aspetti direzionali che logistici e a non dare attuazione a piani di sviluppo aziendale che creino contrazioni di sorta dei livelli di occupazione o di impiego delle imprese dell’indotto.
Chiedono con forza alla Regione Umbria di riconoscere le serie difficoltà che affliggono l’area del Trasimeno e di porre rapidamente in essere politiche attive dedicate a questo territorio e al superamento di qualunque forma di isolamento ed esprimono piena vicinanza ai lavoratori ed alle imprese dell’indotto. Intendono, infine, aprire un tavolo di confronto permanente tra istituzioni, sindacati ed imprese che si occupi non solo di rilevare e trattare le criticità emergenti, ma anche di formulare proposte di concreta attuabilità, con spirito di sincera unitarietà e nell’ottica del perseguimento del bene comune».
Nei giorni scorsi anche la conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale di Castiglione del Lago avevano trattato il delicato argomento: tre dei quattro gruppi presenti in consiglio hanno redatto e sottoscritto insieme un ordine del giorno. Si tratta del gruppo di maggioranza “Per Castiglione del Lago”, del gruppo “Progetto Democratico” e di “Forza Italia”, con la sola eccezione del “Movimento 5 Stelle”. «Il Consiglio comunale - è scritto nell'odg - assunte le necessarie informazioni in merito al piano industriale presentato da Coop Centro Italia, azienda che vanta una strategica presenza nel territorio comunale, sia per la rilevanza economica che per l’alto numero di addetti, esprime forte preoccupazione per il territorio del Trasimeno per le possibili ricadute negative di tali scelte, pur fatte all’interno di un progetto di sviluppo e di crescita che riguarda tutto il centro Italia. Il Consiglio auspica la rapida realizzazione dei progetti di apertura dei nuovi punti vendita, unica azione che consentirà la ripresa dell’occupazione in loco presso il magazzino di Pucciarelli e chiede all’azienda espresse e formali garanzie in ordine al mantenimento della direzione aziendale di Coop Centro Italia e di tutto il gruppo (compreso il settore acquisti) nell’attuale sede di Pucciarelli. Chiede inoltre che venga prestata attenzione alla difesa dei diritti dei lavoratori occupati ed al riassorbimento degli addetti in esubero, sia dipendenti diretti di Coop che delle cooperative di servizio a supporto attualmente utilizzati, al mantenimento dei contratti con i fornitori locali perfezionati in questi anni, con particolare riguardo a quelli inerenti i prodotti orticoli e agli investimenti per l’ammodernamento del magazzino generi vari tesi al mantenimento della sua centralità ed al futuro potenziamento che può conseguire alla ipotizzata espansione della rete di vendita. Il Consiglio esprime il pieno sostegno al sindacato impegnato a difendere i diritti dei lavoratori e ad esso chiede un atteggiamento dialogante nell’ottica di una complessa valutazione di tutela degli interessi di tutto il territorio e auspica che entrambi mantengano aperto il confronto sulla vicenda e sulle problematiche dello sviluppo e dell’occupazione. Alla Regione Umbria infine il Consiglio chiede di supportare l’azione del Comune a tutela del territorio, con l’obiettivo di vigilare affinché le scelte aziendali non penalizzino il Trasimeno, già duramente colpito da altre vicende di crisi e di mettere in campo concrete azioni di sviluppo per il rilancio dell’occupazione».