Una notte di Pasqua con chiese affollate a Cortona nelle veglia religiose pasquali e nelle messe di mezzanotte sia in città sia a Camucia sia a Terontola sia nelle parrocchie delle varie frazioni. Particolarmente piena la Basilica di Santa Margherita dove ha celebrato i riti religiosi pasquali ed annunciato la Resurrezione di Cristo padre Stefano. Un vero Giullare di Dio che, con il suo fare pieno di letizia francescana e di buon umore popolare , ha trasformato la funzione religiosa in due ore di gioia, di inno alla vita semplice e a quell'amore verso Dio ed il prossimo che genera vita e concordia. Nella sua omelia ha richiamato il senso vero della Pasqua : la vita che vince sulla morte e la luce che sconfigge le tenebre. Scenografica la sua benedizione dei fedeli fatta scendendo in mezzo al popolo e aspergendo tutti con un mazzo di saggina intinto nel capiente catino dell'acqua consacrata per la benedizione del grande cero, che rimarrà acceso in basilica per quaranta giorni, cioè fino all'Ascensione. Nella Benedizione finale della Santa Messa ha invitato  i fedeli ad annunciare, a portare a tutti il saluto delle pie donne: Χριστός ἀνέστη! (Christos Anesti ) Cristo è risorto! Padre Stefano inoltre ha invitato tutti a santificare ancora religiosamente la giornata di oggi e di domani ( Pasqua dell’Angelo) con la partecipazione alle Sante Messe che si celebrano nelle chiese cortonesi a partire dalle ore otto in avanti fino alle undici e poi nel pomeriggio dalle sedici alle diciotto. Buona Pasqua a tutti i lettori de L’Etruria.

Ivo Camerini