Il 25 novembre viene celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne.
A Cortona un flash-mob aperto a tutti con esposizione del simbolo della Giornata Mondiale “Le Scarpe Rosse” che copriranno uno dei luoghi più importanti della città la Scalinata del Palazzo Comunale.
“Abbiamo deciso quest’anno, dichiara il Sindaco di Cortona Francesca Basanieri, di realizzare una iniziativa aperta a tutti, per questo nella mattina di mercoledì 25 novembre invito tutti, sia uomini che donne, a portare delle scarpe rosse, simbolo mondiale della Giornata contro la violenza sulle donne, e a posizionarle sulla scalinata del palazzo comunale. Un gesto che vuol simboleggiare l’adesione ad una lotta per dire basta ad ogni tipo di violenza e di abusi. “
Scarpe rosse” vuole essere un appello per aiutare a uscire dal silenzio coloro che nel quotidiano vivono questo problema affinché trovino il coraggio di allontanare chi calpesta la loro vita ed i loro sentimenti e per far scaturire azioni attive e propositive.”
Le scarpe rosse “Zapato Rojos” sono nate come progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet, che nel 2009 espose la sua installazione di 33 scarpe rosse a Ciudad Juárez, la città dove il tasso di femminicidio è così elevato da essere definita “la città che uccide le donne” e da quel giorno le scarpette rosse, dello stesso colore del sangue versato da tantissime donne in tutto il mondo, sono diventate il simbolo della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
“In questi anni Cortona, prosegue il Sindaco Francesca Basanieri, in rete con gli altri comuni della Valdichiana e la Provincia di Arezzo, ha sostenuto l’attività degli sportelli zonali Ascolto Donna, gestiti in collaborazione con l'Associazione Pronto Donna.
Nel comune di Cortona lo sportello è aperto il secondo martedi di ogni mese dalle ore 15,00-17,00 a Camucia presso gli uffici dei Servizi Sociali.
L’impegno, conclude il Sindaco Basanieri, è stato continuo e lo sarà anche in futuro.
Lavoriamo sempre in stretto contatto con le Forze dell'Ordine, la Polizia Municipale,la ASL8, le Scuole e l’Associazionismo.
Il messaggio è chiaro per ribadire quanto questo drammatico tema non sia appannaggio delle donne ma che coinvolga tutta la nostra società”