Limitazioni agli spostamenti, chiusure, riaperture ma con prenotazione obbligatoria, numeri contingentati e greenpass: nel momento più difficile per la cultura il Maec e il Parco Archeologico di Cortona compiono un piccolo miracolo e superano i numeri del periodo pre-covid. Il bilancio ad agosto si va chiudendo con alcune centinaia di visitatori in più del 2019. Il risultato è particolarmente apprezzato dall’Amministrazione comunale e dall’Accademia Etrusca e spinge entrambe le istituzioni a proseguire nel percorso intrapreso.
A partire dal 26 aprile, primo giorno di zona gialla in cui sono state subito riaperte le porte, si sono registrati quasi diecimila ingressi al museo e 1500 al parco, un trend migliore dell’anno scorso, ma anche rispetto al 2019. C’è da sottolineare che la performance è stata possibile pur non potendo contare sulle visite scolastiche: aprile e maggio hanno tradizionalmente fatto registrare un copioso afflusso di scuole e gite organizzate, cosa che quest’anno non si è verificata (il solo mese di maggio ha visto nel 2019 ben 4500 visitatori, contro i 700 di quest’anno). Anche il Parco ha mantenuto lo stesso livello di visitatori del 2019, ma è cresciuto abbondantemente rispetto al 2020.
«Sono dati che ci confortano - dichiara l’assessore alla Cultura, Francesco Attesti - essere riusciti a fare meglio del periodo pre pandemico è un risultato non scontato, sintomo della grande voglia di cultura del pubblico e anche delle iniziative che abbiamo intrapreso».
Spiega il segretario dell’Accademia Etrusca, Paolo Bruschetti: «In una prima fase in cui era obbligatoria la prenotazione, ciò non ha costituito un ostacolo; dal momento in cui si è reso necessario il possesso del green pass ancora una volta si è dimostrata la pressoché totale osservanza della disposizione: solo una decina di persone non in possesso della documentazione non è potuta entrare nelle nostre strutture».
Dall’Accademia Etrusca si fa notare la provenienza dei visitatori del Museo e del Parco: si registra la quasi totale assenza di americani (che peraltro costituivano una fetta importante almeno fino al 2019), in parte sostituiti da turisti di altre nazionalità, per lo più europei (soprattutto francesi, olandesi e belgi); va annotata, specie nella prima parte della stagione estiva, un notevole incremento nei visitatori dei Paesi dell’est europeo: ciò rappresenta una novità nel panorama del nostro sistema. In totale, ad una percentuale del 40% circa di stranieri si assomma un 60% di italiani, in notevole crescita rispetto agli anni passati.
«È stato anche grazie alle iniziative culturali - dichiara il presidente del Maec, Nicola Caldarone - che è stato possibile attrarre visitatori. Le due mostre ‘Luci dalle tenebre’ e ‘La Commedia e Cortona nel tempo di Dante’ hanno offerto una ulteriore opportunità per i visitatori, in particolare per gli italiani, sempre più alla ricerca di esperienze in grado di far riflettere».
Da ricordare anche l’operazione c he ha portato al restauro della croce trecentesca e la prossima apertura della rinnovata sezione del museo dedicata a Gino Severini. «Gli investimenti fatti dall’Amministrazione comunale anche nel periodo più duro della pandemia stanno portando i loro primi frutti - dichiara il sindaco di Cortona, Luciano Meoni - tutto questo unito anche alle nuove strategia di promozione della nostra offerta culturale e turistica va a vantaggio dell’intero territorio».