Nelle strade del centro storico di Cortona una grande folla di popolo ha partecipato alla storica Via Crucis del Venerdì Santo. In una serata di prima primavera abbastanza mite , anche se spazzata dalle folate del vento di scirocco, la storica processione religiosa, che ,per i vicoli e per le rughe cortonesi , vede portare dai fedeli e rendere visibile la devozione verso gli antichi simulacri , è stata guidata e conclusa dal Vescovo Andrea , assieme al parroco di Cortona don Giovanni Ferrari, che ne è stato l'impeccabile e vigile cerimoniere.
Grande e ammirevole la fatica e la camminata ordinata dei portatori e delle portatrici dei simulacri santi dei vari Quintieri, che, usciti dalle chiese in cui vengono normalmente custoditi, hanno concluso ,con grande soddisfazione dei coordinatori, in Piazza del Comune il loro percorso di fede cristiana.
Insomma, per una sera, come ogni Venerdì Santo, le strade del centro storico di Cortona hanno rivissuto l' atmosfera cristiana dei secoli passati ed hanno vestito di fede antica anche questa Pasqua 2024.
Secondo tradizione la Processione è partita dalla Chiesa dello Spirito Santo, dove è custodito il “Cristo Morto” e davanti a San Francesco tutti i simulacri si sono incontrati con il "Cristo che porta la Croce", custodito in San Nicolò.
La processione quindi ha raggiunto piazza del Comune attraverso la ridiscesa di San Marco e attraverso Via Rugapiana.
La conclusione di questo antichissimo e partecipatissimo rito religioso è avvenuta in piazza della Repubblica con l' omaggio ai simulacri santi, con la lettura del Vangelo e con una breve omelia, profonda e magistrale, del nostro Vescovo Andrea , che, tra l'altro ha invitato tutti a rinascere e vivere la vita sprituale: “La parola di Gesù che abbiamo ascoltato ci invita a rinascere dall’alto. E rinascere dall’alto vuol dire amare. Noi abbiamo la vita, ma dobbiamo vivere la vita, che abbiamo . La parola di Gesù ci aiuta a riscoprire in noi il desiderio della vita, a voler vivere una vita bella, una vita che ha al suo centro l’amore”. Nel suo saluto pastorale Mons. Andrea Migliavacca ha poi detto che: " in questo tempo così piegato, martoriato dalla guerra, dobbiamo pregare e sperare tutti insieme la pace".
L'evento religioso si è concluso con la benedizione solenne impartita dal Vescovo Andrea con la reliquia della Croce Santa (custodita nella Chiesa di San Francesco) e un canto finale del Laudario cortonese, eseguito dalla corale degli Araldi di Santa Margherita.
Ivo Camerini