Per Cetona, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Trequanda, i Comuni della Valdichiana Senese al di sotto dei 5.000 abitanti, la gestione associata delle funzioni fondamentali, a cui sono obbligati dall’ormai famosa legge Del Rio (la 56/2014), è una realtà.
Dal 1 gennaio servizi come la Ragioneria, l’Ufficio Tecnico e la Polizia Municipale (quest’ultima allargata anche a Montepulciano e Torrita di Siena), sono infatti accorpati nell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese.
La novità, che si può definire epocale, non comporta lo spostamento dei dipendenti dei singoli Comuni e quindi i cittadini continueranno a trovare gli uffici presso le tradizionali sedi; le attività interessate saranno però coordinate e razionalizzate in un’unica funzione e potranno così raggiungere gli obiettivi di maggiore efficienza ed economicità che sono alla base di questa autentica rivoluzione delle Autonomie Locali.
Inoltre, in virtù delle norme contenute nella Legge di Stabilità, i cinque Comuni della Valdichiana Senese che hanno associato le funzioni all’interno dell’Unione, vedranno notevolmente aumentate le risorse specifiche loro assegnate dallo Stato.
Naturalmente un processo così complesso, nonostante l’ingente lavoro di preparazione e coordinamento che è stato svolto nei mesi scorsi, non può realizzarsi in un attimo: “Il progetto prevede una totale riorganizzazione degli uffici e dunque per raggiungere l’amalgama occorrerà tempo e non ci nascondiamo le difficoltà che incontreremo lungo questo cammino” dichiara Francesco Landi, Presidente dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, che dal momento della sua elezione (22 maggio 2015) si è fortemente impegnato, anche personalmente, nella difficile impresa.
“Avremmo potuto approfittare dell’ennesimo rinvio dell’obbligo (il quarto, giunto proprio in extremis, che negli ultimi giorni dell’anno ha spostato la scadenza al 31 dicembre 2016) ma la Valdichiana ha deciso di non temporeggiare ulteriormente e, rivendicando la necessità di certezze nell’agire amministrativo, ha associato i servizi”.
“La macchina impiegherà del tempo a rodarsi – prosegue Landi – ma lavorare insieme ci porterà ad uniformare processi e regolamenti, ad ottimizzare procedure, a specializzare gli uffici, e soprattutto a risparmiare”.
Il percorso ha richiesto una sintesi politica non sempre agevole ed atti amministrativi anche molto complessi (uno su tutti, l’adozione del nuovo Statuto dell’Unione, in cui sono stati fissati i presupposti per la gestione delle funzioni fondamentali in forma associata oltre ad aver allargato la compagine a Pienza).
Contemporaneamente è stata avviata l’analisi dei software e delle procedure informatiche utilizzate da ciascun Comune che condurrà ad un’indispensabile standardizzazione.
“E’ una decisione di portata storica – sottolinea il Presidente Landi, che è anche Sindaco di Sarteano – a cui hanno dato un contributo fondamentale sia la componente politica delle Amministrazioni interessate sia quella burocratica. Ringrazio gli altri quattro Sindaci ed i Consigli dei cinque Comuni interessati (compresa la neo-arrivata Pienza) per aver partecipato in maniera attiva e costruttiva al percorso, i dipendenti comunali e dell’Unione – a partire dai Segretari – per il complesso lavoro di coordinamento in cui si sono impegnati, ed anche i Sindacati, che hanno seguito il difficile progetto ed hanno contribuito ad indirizzarlo”.
“Non andiamo a caccia di record ma, dopo un periodo in cui anche le incertezze normative avevano provocato una sorta di “paralisi” dei progetti, posso affermare che la nostra rappresenta una delle esperienze più avanzate in Toscana. L’Unione ha deciso di non rincorrere più il legislatore e di mettere in pratica una lungimirante attività di programmazione partita da lontano ma anche esperienze politico/amministrative avviate oltre dieci anni fa con la Legge 40 della Regione Toscana, affinate con il passaggio dalle Comunità Montane alle Unioni dei Comuni e ora pronte per essere utilizzate”.
Non trascurabili – ma, anzi, particolarmente importanti – sono, infine, le opportunità di risparmio che offre la gestione associata delle funzioni; lo hanno già dimostrato, con lusinghieri risultati, le quattordici gare d’appalto gestite nel solo mese di dicembre dall’Unione dei Comuni, attraverso la cosiddetta CUC (Centrale Unica di Committenza), per un totale di oltre 2,5 milioni di Euro, che hanno consentito di affidare lavori e forniture di servizi a condizioni che sarebbero state impensabili per piccoli e medi Comuni che trattano direttamente con i fornitori; identico risultato è stato raggiunto con la gara unica delle assicurazioni che ha permesso di risparmiare agli otto enti interessati, in un'unica operazione, oltre 70.000 euro in due anni rispetto ai passati affidamenti.