Iniziativa dei CinqueStelle per consentire anche l'agricoltura domestica e agli hobbisti di coltivare i propri orti.
"Il MoVimento 5 Stelle annuncia una doppia iniziativa a livello nazionale e toscano per consentire a chi ha l’hobby di coltivare un orto (o un piccolo appezzamento di terreno di poter continuare nella sua attività amatoriale o di economia domestica) nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria e di distanziamento previste dai decreti governativi per il contenimento del #Covid19."
Ecco il comunicato diffuso a livello regionale da Chiara Gagnarli ed Irene Galletti.
“Il Movimento 5 stelle annuncia una doppia iniziativa a livello nazionale e toscano per consentire a chi ha l’hobby di coltivare un orto o un piccolo appezzamento di terreno di poter continuare nella sua attività amatoriale, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria e di distanziamento previste dai decreti governativi per il contenimento del Covid – 19. “In Toscana – spiega la candidata alla presidenza della Regione, Irene Galletti – ci sono molti cittadini che hanno la passione dell’agricoltura amatoriale e che posseggono o gestiscono un piccolo orto dal quale ricavano il sostentamento alimentare per se stessi e per le loro famiglie. Consentire a queste persone di poter proseguire la loro attività, significherebbe dimostrare la giusta attenzione nei loro confronti, senza per questo compromettere le disposizioni di sicurezza e di contenimento del contagio cui tutti noi dobbiamo attenerci. Ci sono sindaci toscani che si sono già mossi in questa direzione, ma sarebbe importante dare un indirizzo valido per tutta la regione, evitando di andare in ordine sparso. Per questo chiedo sin da ora al governatore Rossi di approvare subito un’ordinanza che vada in questa direzione”. Parallelamente, la deputata Chiara Gagnarli, componente della commissione Agricoltura alla Camera, si muoverà a livello nazionale. “Presenterò un ordine del giorno al decreto Covid attualmente in fase di conversione alla Camera – sottolinea Gagnarli – affinché si chiarisca che le attività di cura dei terreni, anche se a livello familiare, sono da ritenere un’esigenza primaria a tutti gli effetti e che, come tali, in questo periodo devono essere garantite, seppure a un solo componente della famiglia, nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza e delle norme igienico sanitarie previste”.