E il popolo si riprese Cortona. Si, proprio così. Chi per caso o per scelta ieri sera è stato a Cortona dalle diciannove in poi ha avuto questa bella sensazione di vivere in una città in cui il popolo si riappropria della strada, facendone di nuovo un luogo sociale d'incontro , di vita semplice e multivariegata, di convivio rustico ed umile quasi da aia contadina allietata dalla fisarmonica di un Bruggiamanne redivivo che, nell'occasione, si è travestito da "multiforme jazz", che come scrive sui social un cortonese doc , Alfredino Gnerucci, "...è discontinuità, innovazione, semplicità, vicinanza, umiltà. Vive del calore della gente , si suona dappertutto. Funerali,processioni, battesimi, dove i cuori battono ci sono loro, i jazzisti. È multiculturale , è la musica del sentimento e della ragione. È bianco e nero...".
Insomma, una notte bianca che ha reso nuovamente e diversamente magica la nostra Cortona. Una notte messa in piedi, a quanto ci hanno detto, anche da " populisti di sinistra " e che ha raccolto il plauso di tutti: da destra a sinistra, dal centro alla periferia, dai poggi alle valli, dalla Civitas intra-moenia a quella extra-moenia.
Come ben scrive Michele Lupetti sui social presentando il suo editoriale "Miracolo a Cortona" su Valdichianaoggi di stamani: "Ieri sera si è saldata una nuova alleanza fra chi vive la città (e per "vivere" intendo che ci abita, ci lavora, ci viene per una serata di relax o per turismo).
E' stato molto bello, davvero. L'evidenza dei fatti ha dimostrato che basta poco per rendere Cortona un posto magico, godibile al 100% e non soltanto in una sua piccola parte e che la chiusura vera del centro storico al traffico porta solo conseguenze positive per tutti, ma proprio tutti.A margine mi sono molto divertito a osservare la convulsa disperazione di chi invece con la città non c'entra nulla, ma vuole continuare a farcisi bello cercando di prendersi meriti altrui. E lì che sente che la terra gli sta sfuggendo da sotto i piedi e tenta disperatamente di salvarsi...".
E ben volentieri facciamo nostro il suo commento e le conclusioni del suo articolo: "I vari profeti di sventura si sono così dovuti arrendere all’evidenza e anche coloro che (comprensibilmente) erano scettici hanno realizzato coi propri occhi che quella che pareva un’impresa impossibile in realtà è a un passo, basta solo volerla.E’ stata sufficiente una bella idea partita dal basso (dalla già pluri-lodata associazione Mammut) e un bel po’ di sana determinazione a compiere il miracolo, quello di saldare una nuova alleanza fra chi vive la città. E per “vivere” si intende chi vi risiede, chi vi esercita un’attività commerciale, chi vi arriva per turismo o per una serata di relax. Le esigenze di tutte queste categorie di persone, contrariamente a quanto sostenuto da qualche tuttologo, sono conciliabili. A tutti interessa che Cortona sia una città turistica bellissima e unica, ma allo stesso tempo normale, cioè vivibile nella sua totalità e non solo in un pezzetto: ieri sera è stato così. Adesso non si faccia cadere l’esempio, non si torni indietro. Si prenda atto che quello che pareva irrealizzabile non solo si può fare, ma è giusto che venga fatto perchè rende la città migliore. Si dia quindi corso a quanto è la logica stessa a chiedere, non lasciando che una serata magica come quella di ieri resti un episodio sporadico."
Anche L'Etruria, giornale storico di Cortona e quindi più anziano di Valdichianoggi, chiede all'amministrazione di far tesoro di questa bella, riuscita iniziativa, che, come mostra la foto, ha saputo vestire e multicolorare di luci nuove anche l'antichissima facciata del nostro Palazzo comunale, cioè del luogo del governo democratico della nostra Piccola Patria.
Ivo Camerini