Nei giorni scorsi ci ha lasciati per tornare alla Casa del Padre un altro personaggio della Camucia novecentesca: Valdes Cavallaro, noto come “il benzinaio dell Agip”.
Waldes era nato a Valiano il due maggio 1931 in una famiglia immigrata dal Veneto negli anni 1920, originaria di Castagnaro di Verona e che viveva di agricoltura. Compiuti gli studi all’Istituto Vegni delle Capezzine il giovane Valdes incominciò a lavorare dapprima per lo zuccherificio di Foligno e poi per quello di Castglion Fiorentino.
Nei primi anni 1970 lavora in un piccolo distributore di benzina Esso in Arezzo per poi passare all’Agip dove conquista la fiducia del locale agente Orlandi, che, nel 1976, gli fa assegnare la gestione dell’impianto carburanti di Camucia.
Da quel lontano 1976 fino ai primi anni duemila, quando Waldes lascia la gestione al figlio Ariele, egli è il benzinaio dell’Agip per antonomasia. Un benzinaio benvoluto e stimato da clienti e colleghi che ne fanno il loro punto di riferimento per le più importanti notizie commerciali e sindacali di categoria.
Waldes , persona simpatica e sorridente con tutti, era infatti, come ricorda Bruno Ricci suo concorrente della Esso, “un grande camuciese attaccato al suo lavoro, sempre corretto e affabile con noi colleghi , che negli anni ottanta e novanta del Novecento, in un’epoca di comunicazioni ed informazioni molto diversa dall’attuale, gli telefonavamo settimanalmente per conoscere il prezzo nazionale dei carburanti, che allora era unico per tutti gli impianti e non aveva variazioni repentine come avviene oggi”.
Waldes Cavallaro,come ricorda il suo amico Andrea Orlandi, è stato sempre “ una persona molto educata e rispettosa del rapporto con il prossimo, soprattutto se cliente. Al lavoro e nella vita aveva uno stile sempre di grande educazione , di buone maniere. Mai si presentava al lavoro o in pubblico senza avere la divisa da lavoro in ordine, con abiti civili ben puliti e stirati, i suoi capelli sale e pepe erano sempre ben curati. Anche alle feste sociali Eni di fine anno, dove arrivava con la sua rumorosissima Alfa Romeo GT 2000, era sempre con impeccabile e splendido smoking”.
Waldes Cavallaro, ricorda Edy Lorenzoni, “ è stato colui che, con la sua simpatia e con il suo bon-ton, ha saputo trasformare lo spazio della sua pompa di carburanti in un vero moderno punto di ritrovo, di sosta sociale dove le due chiacchiere al caffè bistrot, che egli mi affidò in gestione, sono divenute complementari ed importanti al pari dello stesso rifornimento di benzina e gasolio”.
Alla moglie Adua, ai figli Ariele, Claudio e Lucia le cristiane condoglianze del nostro giornale.
Ivo Camerini