Si è svolto a Cortona, al Centro Convegni di Sant'Agostino, il 2 ottobre 2020, un bel convegno sul tema: " Educare all'amore".
Come mostrano le due foto qui pubblicate , relatori d'eccezione sono stati l'Arcivescovo emerito di Lucca , Mons. Italo Castellani e il professor Sergio Angori.
Il primo, ragionando sulla delicatezza dell'amore di coppia, dell'amore in famiglia e nella piccola e grande comunità ( " un fragile, ma prezioso filo di seta che cuce e lega") , ha invitato i cristiani ad essere lievito di formazione alla cittadinanza dell'amore e della condivisione per riprendere, dopo il lockdown, il cammino della civiltà del dono con l'altro, delle relazioni positive che s'incontrano nelle "palestre del quotidiano" e che oggi sono sotto attacco dell'indifferenza, dell'odio e del male portati avanti da chi non ha Dio nel cuore, da chi non ha desiderio e fede in Dio. Insomma, "educare all'amore" è insegnare a cucire, a legare con un filo di seta sia due persone sia una famiglia sia una comunità.
Il secondo, partendo dall'assioma del sommo poeta Dante ( "l'amor che move il sole e l'altre stelle") che Dio è Amore puro che muove tutte le cose, ha invitato a riprendere il tema dell'educazione all'amore come speranza di costruzione di un mondo migliore, finalmente non più ripiegato sul profitto economico e sul consumismo usa e getta che da qualche decennio calpesta i sentimenti del cuore e del vivere in fratellanza e libertà per seguire vitù e conoscenza.
Il dottor Mario Aimi ha coordinato i lavori di questo interessante convegno cortonese ed ha portato la sua testimonianza dell'amore tra nipoti e nonni ( il suo giocare con il nipotino Lorenzo di quattro anni) come uno dei fattori fondamentali per ridare armonia e comunicazione piena alle relazioni interpersonali, interfamiliari e all'interno di una comunità locale e nazionale.
Una cronaca più ampia e dettagliata di questo evento cortonese,che è stato rivolto soprattutto ai giovani, sarà pubblicata domani da L'Etruria proprio con il resoconto di un giovane studente del nostro liceo Luca Signorelli presente al convegno.
Ivo Camerini