E’ partita la procedura pubblica di alienazione da parte della Provincia di Arezzo del complesso storico del l’ex Ospedale di Santa Maria della Misericordia in Cortona, per il quale il Presidente della Provincia Silvia Chiassai Martini auspica l’interesse di soggetti pubblici o privati volti alla valorizzazione di un bene storico del nostro territorio.
La procedura è visionabile sia nell’Albo pretorio della Provincia che nell’Albo pretorio del Comune di Cortona, il cui bando di gara scadrà il prossimo 18 ottobre, quando si svolgerà l’ asta pubblica dalla quale si auspica possa venir fuori il soggetto pubblico o privato a cui affidare il rilancio in parola.
Si parte da un prezzo a base d’asta di euro 1.800.000,00 con rialzo minimo pari ad euro 20.000,00 e la formulazione delle offerte dovrà pervenire entro le ore 12.00 del 15 ottobre.
Silvia Chiassai Martini dichiara orgogliosa di aver finalmente sbloccato la procedura : “E’ un immobile il cui pregio, di epoca medievale i cui lavori di realizzazione si presume siano iniziati intorno al XIV secolo per finire nel secolo XV. Lavori di pregevole fattura compreso l’elegante e leggero Portico ad undici arcate, restaurato recentemente. L’edificio negli anni è stato più volte modificato per essere adattato alle esigenze ospedaliere, ma è indubbio che ci si trova di fronte ad un complesso che merita di essere assolutamente valorizzato. Perse la sua funzione ospedaliera a seguito della realizzazione del nuovo Ospedale in Località “La Fratta” di Cortona, che ne determinò nel 2009 l’acquisto da parte della Provincia di Arezzo con una prima intenzione di destinarlo ad uso scolastico per poi seguire alterne vicissitudini che con grande fatica abbiamo finalmente risolto . Oggi, l’auspicio rimane che questa offerta trovi adeguate manifestazioni di interesse per il bene della nostra comunità e del centro storico di Cortona, una tra le più significative realtà artistiche e turistiche di cui il nostro Paese deve andare fiero. A tutela dello stesso centro storico, la destinazione dell’immobile resta immutata, ad uso culturale, campus universitario e finalizzato anche alla progettazione e alla formazione, sperando da parte di realtà private e magari straniere, che possano avere la capacità finanziaria per la rinascita di un immobile di pregio, in una città particolarmente amata all’estero per le sue bellezze uniche. Purtroppo in modo incauto ed approssimativo, l’Ente che oggi rappresento acquistò nel 2009, una struttura palesemente inadeguata alle funzioni istituzionali della Provincia, l’idea di trasformare un ospedale in un edificio storico e vincolato dalla Sovrintendenza in scuola superiore, fu una scelta senza alcuna programmazione né tecnica né economica. È impensabile per un ente pubblico riuscire ad adeguare una struttura così complessa e vincolata in una scuola superiore, tant’è che in questi anni non è stato fatto né un progetto tecnico né un piano di fattibilità economica, che apparentemente si sarebbe aggirato intorno alla cifra astronomica di circa 9 milioni di euro. Dopo una vendita che ha generato grossi problemi e non andata a buon fine, abbiamo lavorato duramente sin dal mio insediamento per svincolare l’immobile da un vincitore inadempiente e poterlo rimettere in vendita alla stessa cifra a cui anni fa la Provincia lo acquistò. Questo è un esempio emblematico della cattiva capacità amministrativa di chi mi ha preceduto, che per motivi lontani dall’interesse pubblico fece scelte oggettivamente incaute e senza un piano economico finanziario che ne motivasse l’acquisto. Un gran passo risulta quindi fatto e la speranza è che questa opportunità non cada nel vuoto e sia l’occasione per la valorizzazione del centro di Cortona.”