L’Etruria

Redazione

Serata d'onore per Enzo Lucente - 4

L'intervento di Luca Primavera, responsabile di Toscana Oggi e dell' Ufficio diocesano comunicazione

Serata d'onore per Enzo Lucente - 4

Proseguiamo la pubblicazione degli interventi del bell’incontro del 25 ottobre 2023 a Palazzo Vagnotti di Cortona. Ecco il testo dell’intervento di Luca Primavera, responsabile di Toscana Oggi e dell'Ufficio Diocesano Comunicazione , sul tema: " La stampa cattolica diocesana tra tradizione e modernità: l'esperienza de La Voce di Cortona e di Toscana Oggi".

"Nel 1935 fu il vescovo mons. Giuseppe Franciolini che dette impulso alla costituzione di un settimanale diocesano, che fosse al servizio della Chiesa locale e contemporaneamente ben radicato nella realtà civile, sociale e artistica della Città. Nacque così, in preparazione al congresso eucaristico del 1935, La Voce Coritana, che ebbe vita autonoma fino al 1944.

Monsignor Lovari, fu il primo direttore del settimanale diocesano, una figura centrale nella vita della Chiesa cortonese, poliedrica personalità di maestro, grande lavoratore in molteplici campi, parroco esemplare e zelante a S. Domenico, insegnante di matematica, francese e teologia morale, organista, predicatore e conferenziere stimato, fu molto impegnato anche come propagandista nazionale dell’Unione missionaria. E appunto primo direttore del settimanale diocesano, per il quale si impegnò molto nell’impostazione, realizzazione e diffusione. In quel periodo, per far capire un esempio del radicamento nella vita della Chiesa locale della Voce Coritana, i seminaristi erano attivamente coinvolti nella sua realizzazione, cooperavano alla correzione delle bozze ed erano impegnati nella piegatura e spedizione delle varie centinaia di copie. “Tutto – annoterà decenni dopo don Nicola Fruscoloni, che poi succederà alla guida del settimanale a monsignor Lovari - era fatto alla casalinga, ma con un entusiasmo tale che non ci faceva rimpiangere le ore di ricreazione che sacrificavamo in quel lavoro”.

Alla morte di mons. Lovari, La Voce ebbe nel 1944 vari abbinamenti (Voce del Popolo di Siena - Osservatore della domenica - La Voce). La Voce di Cortona inizia poi le sue pubblicazioni nel 1958, inserito nella seconda pagina del settimanale La Voce, che era diffuso in Umbria, Marche, Fossato di Vico e altre diocesi del centro Italia.
In questo frangente la diffusione del settimanale oltre che a Cortona avviene anche tra gli emigrati cortonesi in Italia e all'estero. È diffuso in tutte le edicole della cittadina e nelle parrocchie, anche se la maggior parte delle copie viene distribuita in abbonamento, un aspetto che perdura fino a oggi. Dal punto di vista editoriale, La Voce si caratterizza nel seguire la vita religiosa e politica del territorio, con particolare attenzione alla scuola, alla cultura e all'arte. Ha infatti un’accoglienza favorevole anche nell’ambiente culturale, artistico e civile, contraddistinguendosi per lo stile aperto al dialogo impegnato e alla chiarezza sui problemi locali.

Dal 1973 il settimanale lasciò La Voce (dell’Umbria) per inserirsi nel gruppo dei settimanali toscani che facevano capo alla Vita di Pistoia. In questa nuova forma il settimanale ottenne, oltre che la testata propria, La Voce di Cortona, intere pagine disponibili per il suo territorio.

Dal dicembre 1983 entra, insieme alle altre prime 14 Diocesi aderenti, nel Settimanale regionale Toscana Oggi, dove 40 anni dopo si trova ancora. Possiamo dire quindi che a quasi un secolo dalla fondazione, il settimanale della Chiesa cortonese, ha trovato nell’adesione a Toscana Oggi, la sua fase più lunga e più stabile.

Fino al 1985, nei suoi primi 50 anni di vita, il settimanale diocesano di Cortona è stata sempre presente e profondamente inserito nella vita della diocesi e della città di Cortona e per tanti aspetti un punto di riferimento. Ha molti abbonati, una delle testate diocesane toscane che ne ha di più tra le aderenti a Toscana Oggi, segno di un forte radicamento nel territorio e segno di un lavoro che veniva svolto con qualità e passione. Possiamo dire che insieme a L’Etruria erano le uniche voci vere della città, quasi un quotidiano locale che usciva una volta alla settimana e che ha sempre nutrito un buon rapporto anche con Radio Incontri.

Una delle figure centrali in quest’epoca fu mons. Benedetto Magi, persona carismatica, conosciuta, stimata e che aveva anche un certo peso in città.

Tra le curiosità, e per far capire anche lo stile con il quale La Voce di Cortona usciva e si impegnava, c’è da dire che Toscana Oggi non ha mai avuto molte cause o querele. Uno di questi rari casi viene proprio da Cortona, poco dopo l’ingresso in Toscana Oggi, a seguito di un articolo dove si sosteneva che nella discoteca Milord si spacciava droga e fu pertanto querelato il direttore Alberto Migone.

Con l’unificazione in persona episcopi delle diocesi di Arezzo, Sansepolcro e Cortona, ci fu anche l’unificazione delle tre testate preesistenti ne La Voce di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, un processo particolarmente doloroso, sia sul versante di Sansepolcro, che di Cortona, che avevano una grande e solida tradizione del settimanale cattolico, forse ancor più che ad Arezzo. La decisione presa insieme al direttore di Toscana Oggi di allora, Alberto Migone, fu quella di dedicare per ogni uscita una pagina alla diocesi nel suo complesso e poi una per ogni ex diocesi. Uno schema che durerà a lungo, direi fino a circa una decina di anni fa, dopo che progressivamente l’eredità delle tre testate preesistenti, è andata via via esaurendosi. Ultimo testimone di questa storia e di questa preziosa eredità è stato don Benito Chiarabolli, morto proprio pochi giorni fa, che finché gli è stato concesso, ha tenuto alto il nome di Cortona nel nostro settimanale. Farei un applauso alla passione e dedizione di don Benito, un maestro di vita e giornalismo, che con il suo esempio, ha contribuito alla diffusione della “buona stampa” e di passare il testimone di una gloriosa tradizione di giornalismo alle nuove generazioni.

Il periodo del progressivo superamento del modello basato sulle pagine separate per ciascuna delle tre ex diocesi è anche coinciso con una fase nella quale Toscana Oggi nel suo complesso, ma direi tutto il mondo dei media, è andato incontro a una serie di ripensamenti su modalità e formule, anche alla luce dell’emergere di internet, dei social, delle piattaforme streaming, del crescere dei costi della stampa su carta, le difficoltà distributive dovute a una involuzione dei servizi postali e alla riduzione di alcune agevolazioni pubbliche che hanno fortemente penalizzato tutti i periodici, la crisi di credibilità del giornalismo… E i fatti degli ultim anni hanno mostrato quanto sua necessaria una buona informazione…

Un’epoca nella quale ci troviamo ancora oggi e nella quale si trovano tutti i mezzi di informazione, credo anche l’Etruria. La strada che abbiamo tentato di intraprendere a Toscana Oggi, in maniera possiamo dire francescana, da piccola e particolare realtà del mondo editoriale, è quella di un giornalismo sempre più crossmediale, con una redazione diffusa, nel territorio, aperta al mondo del volontariato e dei giovani, dove la comunità possa essere protagonista. Abbiamo cercato di promuovere figure che fossero non semplicemente giornalisti, ma animatori della comunicazione e della cultura, con un’attenzione certo alla vita della Chiesa, ma che vorrebbe aprirsi al territorio, alle comunità che lo abitano, al sociale, alla cultura, alla riflessione. Figure impegnate certo nel trovare e raccontare notizie, ma provando ad andare oltre l’effimero, cercando sempre di no tralasciare l’essenziale, dando spazio a quelle che contano, spesso controcorrente. Un percorso complesso, ma che vorremmo proseguire insieme a vecchi e nuovi compagni di viaggio, senza dimenticare da dove veniamo, ma senza paura del futuro o rimpianti di passati idealizzati e forse mai esistiti. Uno di questi compagni di viaggio, nell’ottica di quella crossmedialità a cui pocanzi accennavo, è certamente Telesandomenico, un’emittente che adesso si vede in tutta la Toscana (e bene anche a Cortona), che sta cercando di crescere costantemente. Un’altra di queste realtà è Radio Incontri, storica voce di questo territorio, con la quale e saluto don Ottorino, Carla Rossi, Marco Pieroni, Carlo Lancia e il nostro Romano Scaramucci (ma i nomi sarebbero tanti altri), abbiamo desiderio di collaborare sempre di più e abbiamo già tate idee in mente. Ma non vorrei dimenticare i compagni di viaggio più importanti: la gente comune. Quelli delle parrocchie certo, ma anche al mondo della cultura, del lavoro, della politica, della scuola, i giovani, tanti giovani. Toscana Oggi vorrebbe essere il giornale di tutti, di tutti i cortonesi e di tutti i toscani, un patrimonio da coltivare dove c’è spazio per tutti e bisogno di tutti. Con lo sguardo al nostro mondo globale ma i piedi ben piantati nel locale. La nostra porta è sempre aperta."

Luca Primavera