Per una sera di “prima primavera” il Cardinale Gualtiero Bassetti è tornato nella sua amata Cortona e, facendosi cortonese tra i cortonesi, ha guidato la storica processione del "Resurrexit".
Arrivato in Cortona poco prima delle diciotto, il Cardinal Bassetti si è subito recato in Duomo, dove ha presieduto la Santa Messa solenne del martedì dopo Pasqua.
Nella bella pieve di Santa Maria Assunta, elevata a Cattedrale di Cortona nel 1507 da Papa Giulio II, Sua Eminenza ha concelebrato l’Eucarestia con il vescovo emerito di Lucca, Mons. Italo Castellani, con don Giovanni Ferrari, parroco di Cortona e con don Alvaro Bardelli, don Ottorino Capannini, don Ottorino Cosimi, don Aldo Manzetti, don Giovanni Tanganelli, don Piero Sabatini e altri sacerdoti religiosi cortonesi.
All’ inizio della messa , dopo il saluto ai fedeli e ai confratelli, ha avuto subito un pensiero di grande affetto ed amore per la nostra città, definendola “ Unica al mondo” e sottolineando come, assieme alla Verna e a Camaldoli, Cortona dia una valenza mondiale alla Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro.
Dopo il vangelo, Sua Eminenza ha tenuto una breve, ma molto profonda e significativa omelia, che è terminata con l’invito a tutti i cortonesi ad essere testimoni gioiosi e fieri di pace e dell’amore di Cristo, soprattutto oggi in un tempo dove si torna a calpestare, a tormentare i diritti umani e la pace.
Il Cardinal Bassetti, infatti, dopo aver illustrato la figura, la fede e il modello di persona credente di Maria Maddalena, la prima degli apostoli di Gesù, ha detto: “Vorrei che stasera ciascuno di noi si riconoscesse in quel compito, in quella missione che Gesù dà a Maria Maddalena: ‘vai dai miei fratelli e porta loro l’annuncio della Resurrezione’. Vedete l’amore evangelico è una energia forte che spinge anche ad andare al di là di noi stessi, anche ad andare oltre, a gridare pace e amore di Cristo! A gridare a tutti il Vangelo della Resurrezione(…) Stasera, qui a Cortona, siamo chiamati tutti ad imitare Maria Maddalena”.
Al termine della Solenne Messa vespertina, con passo spedito e forte , Sua Eminenza ha guidato la storica Processione del Cristo Risorto, il cui santo simulacro, come mostrano le immagini della nostra foto collage,ancora una volta, è stato portato in trionfo per le vie del Centro Storico di Cortona in una funzione religiosa, che venne rivoluta sul finire degli anni 1990 proprio dall’allora vescovo Bassetti , dopo la soppressione degli anni 1980.
Al termine di questa storica processione devozionale, dalla terrazza sul muraglione del Duomo che guarda la Valle del Loreto e il Sant’Egidio, in sul far del cumbrigliume , il Cardinal Bassetti ha impartito con la reliquia della Croce Santa, custodita in San Francesco, la benedizione alla campagna e alla montagna cortonesi.
Prima che il parroco di Cortona, don Giovanni Ferrari, ancora una volta impeccabile e vigile cerimoniere delle funzioni religiose di martedì due aprile 2024, pronunciasse il suo “ andate in pace”, Sua Eminenza ha ringraziato ancora una volta i cortonesi con parole di grande affetto e magistero spirituale , sottolineando la bellezza e l’importanza di questa processione cortonese del Resurrexit.
Una processione storica ,che ricorda la fede dei nostri avi dei secoli passati, ma che rimane , come ha detto Sua Eminenza, “importante anche nel nostro oggi, perché ogni processione è un piccolo cammino di ognuno di noi verso la Casa del Padre”.
Prima di ripartire per Città della Pieve , sua attuale sede di dimora da Arcivescovo Emerito di Perugia, il cardinale Gualtiero Bassetti, accompagnato dal suo storico e gentilissimo segretario prof. Amilcare Conti e dai sacerdoti ( che gli hanno fatto corona all’altare in Duomo e poi l’hanno accompagnato in processione per le piazze e le rughe ventose della città ), si è intrattenuto a cena dal parroco di Cortona don Giovanni Ferrari, che lo ha fraternamente ringraziato per questo suo ritorno nella Città di Santa Margherita.
Anche dal suo amico giornalista di strada, dal direttore del nostro giornale e da L’Etruria tutta , un grazie di cuore a don Gualtiero , come lo chiamavano sul finire del Novecento e agli inizi del nuovo secolo i cortonesi, per aver donato a Cortona una serata cristiana d’altri tempi. Una serata di grande speranza cristiana e di pace umana, che, con il suo pubblico, alto appello, ci fa guardare con fiducia all’oggi e al domani, non solo della nostra Piccola Patria, che egli guidò con indimenticabile, elevato magistero, tra il il novembre 1998 e il settembre 2009, ma anche al futuro dell’Europa e del mondo, ancora una volta sempre più calpestati dalla guerra.
Ivo Camerini