Incredibile a credersi , se uno non ci si fosse trovato in mezzo. Attorno alle nove poco prima del Sodo andando a Castiglion Fiorentino mi trovo intruppato in una improvvisa lunga fila di autoveicoli. Mi affaccio al finestrino e vedo un africano fuggire a zig e zag tra le macchine. Poco dopo sul marciapiedi vedo due controllori della Ferroviaria che ansimando inseguono, ma ben distaccati. Capisco che non è un incidente , ma un piccolo far west tra passegeri portoghesi e controllori. Guardo meglio e in lontananza all'altezza di una nota norcineria vedo ripartire la Corriera per Arezzo. Mi volto indietro e all'altezza di Panichi-auto vedo un altro controllore che si para davanti all'africano che fugge. Per un momento l'africano si ferma e alle prime parole del controllore che gli si è parato davanti sembra dire un lei non mi può toccare. Mentre il controllore si avvicina quasi per imporre la consegna dei documenti il giovane africano con una finta alla Moroni lo evita ributtandosi a zig zag tra le auto ferme ed incolonnate. Il controllore tenta d'inseguirlo , ma il giovane sembra Usain Bolt e prende subito un enorme vantaggio. Dopo una ventina di metri il controllore desiste e si appoggia sfinito ad un segnale stradale. Con altri ci guardiamo impotenti e quasi impauriti che possa succedere il peggio, anche andando con il pensiero a quanto accaduto pochi giorni orsono sulle strade vicino a Siena ad un autista di una corriera.
Intanto sopraggiungono i primi due controllori che erano sulla corriera e si mettono a parlare con il terzo collega che sta riprendendosi nonostante il fiatone. Si riparte e poco dopo il Sodo al capannone della Ferroviaria la corriera si ferma e discende un altro controllore rimasto sull'autobus. La corriera riparte e io, da cronista di strada, mi fermo e domando al controllore se posso scrivere di quello che ho visto. La sua risposta di un " veda Lei", mi impone di domandare qualcosa di più e scopro che i passeggeri senza biglietto erano due africani che approfittando della fermata di Sodo sarebbero scappati tutti e due, anche se io ne ho visto uno solo che facendo il Bolt fuggiva verso Camucia.
Il controllore molto preoccupato mi dice che è da tempo che queste cose succedono sulla tratta Camucia - Arezzo e che loro e gli autisti si sentono soli e indifesi davanti a questi starnieri che credono di poter viaggiare gratis.
Da cronista di strada ho racconato quello che ho visto stamani sulla statale 71 altezza Sodo di Cortona. Ma non lo racconto solo per dovere professionale. Lo racconto soprattutto per invitare autorità istituzionali e di ordine pubblico a mettere in atto azioni efficaci di contravvenzione verso questi portoghesi e soprattutto di tutelare dei lavoratori come gli autisti e i controllori che si guadagnano il loro pane quotidiano sulla non facile frontiera emergenziale del trasporto pubblico.
Ivo Camerini