Per il momento è solo una foto trovata ieri sera sui social e postata dal nostro concittadino Daniele Monacchini.
Paolo Giulierini che fima accordi con omologhi cinesi, sotto lo sguardo attento del ministro e vice premier Di Maio, è una notizia che ci riempe di orgoglio cortonese. In attesa di avere informazioni dettagliate sulla missione, rendiamo merito al cortonese Paolo Giuliarini, che tutti conosciamo, con questa fotonotizia, che ci dà una positiva valutazione anche del giovane ministro e vice premier Di Maio per aver portato nella sua delegazione del viaggio istituzionale in Cina un così bravo servitore del nostro Stato, della nostra Italia contemporanea, come il nostro concittadino cortonese.
Intanto riportiamo volentieri qui di seguito gran parte di una nota del Mann in cui si dà conto della collaborazione culturale tra il Museo archeologico di Napoli, diretto da Paolo Giulierini, e la Cina. " (....)Il dialogo tra il MANN e la Cina si sviluppa anche con importanti eventi realizzati a Napoli: dal 14 dicembre 2018 al 14 marzo 2019, è in programma la mostra “Mortali-Immortali: i tesori dell’antico Sichuan”, con l'esposizione di antichi reperti dall’età del bronzo sino al II sec. d.C. (periodo dell’impero Han, coevo al nostro grande impero romano)come le misteriose maschere di Sanxingdui. L'eccezionale esposizione, la prima in Europa così vasta e completa, è accompagnata da un convegno dedicato (12-13 dicembre) in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum.
In un percorso ricchissimo, dedicato ad appassionati della cultura orientale e non solo, saranno presentati oggetti in oro, giada, armi, vasellami ed in particolare le maschere, realizzate in dimensioni variabili (dai 15 ai 40 centimetri), per raccontare la dimensione folcloristica ed immaginifica di una civiltà millenaria, che ancora nel presente custodisce, come un tesoro, i propri retaggi tradizionali.
AllaBorsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum la mostra è presente con uno stand dedicato (Paestum, 15/18 novembre 2018). A dicembre il MANN, accanto al percorso espositivo, propone un focus su “Le figure dei sogni. Marionette, burattini, ombre nel teatro cinese”, a cura dell’Istituto Confucio di Napoli: questa iniziativa, che rappresenta un unicum nel panorama di settore, sarà un rigoroso approfondimento sulle caratteristiche, immaginifiche e culturali, del teatro di figura. In occasione della mostra “Mortali-Immortali: i tesori dell’antico Sichuan”in collaborazione con l'Associazione Respiriamo Arte è stataideata una doppia esposizione, presso il MANN e la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo - Complesso Museale dell’Arte della Seta con opere e preziosi tessuti in seta di manifattura napoletana. Il complesso, che fa parte del circuito Extramann, fu realizzato dalla Corporazione dell’Arte della Seta, istituita a Napoli nel 1477 e racconta la storia di un settore trainante dell'economia del Regno fino al XVIII sec. La sacrestia settecentesca ospita il ‟Tesoro dell’Arte della Seta”, visibili affreschi di fine ‘500 e resti archeologici.Nel 2019 altri due importanti appuntamenti saranno dedicati alla Cina: in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli, il MANN ospiterà, dal 22 febbraio al 31 giugno 2019, il noto sky ladder Cai Guo-Qiang, Leone d'oro alla Biennale di Venezia e premio Imperial, che esporrà al Museo le sue suggestive tele ispirate al cielo e realizzate con un innovativo e originale processo creativo; ancora nel prossimo anno, spazio alla fotografia con la mostra “Bianco e nero…semplicemente sguardi da Oriente a Occidente”, che riproporrà suggestivi accostamenti tra le statue della collezione Farnese e gli espressivi volti di alcuni cittadini cinesi. Come è noto la città di Napoli intrattiene da secoli rapporti culturali e commerciali con la Cina e ancora oggi la comunità cinese che vive sul territorio è tra le più grandi e operose di tutta l’Europa. Basti ricordare che a Napoli esiste la prestigiosa università l’Orientale, la più antica scuola di sinologia e di orientalistica occidentale, che ha tratto origine dal Collegio dei Cinesi, fondato dal missionario Matteo Ripa che dal 1711 al 1723 aveva lavorato alla corte dell’imperatore cinese Kangxi come pittore ed incisore su rame."
Ivo Camerini