Tante famiglie ,tanti adulti si sono stretti attorno agli alunni del Liceo Classico Luca Signorelli di Cortona che, sotto la guida della preside Maria Beatrice Capecchi, ha partecipato alla Notte Nazionale del Liceo Classico del 12 gennaio con un grappolo di iniziative, di eventi di grande rilievo e richiamo.
I ragazzi e le ragazze del nostro Liceo Classico hanno infatti organizzato un cartellone di prima qualità, che ha coinvolto tutta la nostra città e richiamato l’attenzione anche di nonni e nonne che ben volentieri si sono rimescolati, per una serata, tra banchi e libri per applaudire gli spettacoli e gli intrattenimenti organizzati dagli studenti e dalle studentesse ma soprattutto per condividere e incoraggiare la loro voglia di cultura , di amore per i libri, di sete per un domani migliore.
Un domani che i liceali e le liceali del Classico Luca Signorelli vogliono modellato di nuovo umanesimo e di nuovo rinascimento e che sappia osare più istruzione, più cultura, più solidarietà, più uguaglianza,più democrazia per tutti come essi hanno chiesto, con educazione e partecipazione, nei loro impegnati spettacoli teatrali, negli intermezzi musicali ricavati da loro riletture e riduzione di autori classici antichi e moderni. Un domani,insomma, pieno di amore per i libri e per i grandi autori come in particolare hanno segnalato alla nostra disattenta e ammalata società con l’incontro-dibattito di inizio serata organizzato nella Sala Lettura della Biblioteca Comunale in Palazzo Casali.
Un incontro-dibattito di grande levatura ed intensità culturale, cogestito tra docenti delle humanae litterae e studenti desiderosi di assaporare la possibilità concreta di salire sulle spalle dei giganti del passato per meglio vedere,capire il mondo e per camminarvi da pellegrini dediti a “seguir virtute e conoscenza”.
Un incontro-dibattito che ha sottolineato con forza la domanda emergente tra i nostri giovani di avere un nuovo umanesimo e un nuovo rinascimento che portino al dispiegarsi di una rivoluzione personalista e comunitaria che ridia speranza di futuro all’uomo e lo faccia uscire dalle secche della crisi di civiltà in cui sono attualmente piombati l’Italia, l’Europa e l’intero mondo occidentale.
Un incontro-dibattito che è stato moderato con grande sensibilità e competenza dalla professoressa Barbara Gori e che ha visto l’alternasi di significativi,essenziali contributi iniziati con l’introduzione della Preside del Liceo Luca Signorelli, Maria Beatrice Capecchi e con il saluto dell'Assessore alla Cultura, Dr. Albano Ricci. Contributi proseguiti poi con le comunicazioni: della Dr.ssa Patrizia Rocchini, direttrice della Biblioteca Comunale,sul patrimonio della struttura e delle interrelazioni con le scuole cortonesi, del sottoscritto che ha parlato dell'importanza dello studio dei classici onorando la grande donazione di libri antichi e moderni (veri beni culturali tra cui spiccano undici cinquecentine) fatta l'anno scorso da Pierre Carniti a Cortona. L’incontro-dibattito di Palazzo Casali ha avuto il suo clou con la presentazione del Libro "Il futuro è nel nostro passato" della prof.sa Fiorella Casucci che è stata presentata e intervistata dalla giovane e brillante collega professoressa Gori.
Gli spettacoli svoltisi dalle ventuno alle ventiquattro nel Teatrino di Palazzo Vagnotti sono stati messi in scena da vari gruppi volontari di alunni e di alunne del Liceo Signorelli ed hanno spaziato dall’Inno a Selene all’Uomo del Pleistocene, passando per Omero,Monti,Manzoni,Quasimodo e Baricco.
I canti d’intermezzo sono stati eseguiti da Francesca e Alessia, accompagnate dalla chitarra del prof. Romano Scaramucci. Le scenografie degli spettacoli sono state realizzate dalla classe seconda C. I nomi degli attori che si sono alternati sul palcoscenico del Vagnotti non ci sono stati comunicati e quindi ci scusiamo con i lettori per non averli potuti riportare. Comunque i loro nomi, pur ignoti al lettore, in questa notte del 12 gennaio 2018 diventano per Cortona e i cortonesi un grande simbolo di speranza, perché con la loro iniziativa hanno riacceso una piccola luce nella notte che il mondo attraversa e hanno saputo dimostrarci che nel buio della foresta è fondamentale tenere accesa anche la piccola fiammella di una candela. Naturalmente la fiammella della ragione, della cultura, della conoscenza.
Ivo Camerini