L’altra sera rientrando da Roma con l’Intercity 596 mi son trovato a viaggiare con la nostra concittadina onorevole Chiara Gagnarli. Approfittando anche del fatto, poco noto, che, nel dicembre 2018, fu proprio il suo intervento sul ministro Toninelli a far ridare le fermate dei quattro IC che oggi implementano il servizio viaggiatori su Roma, da attento giornalista di strada, non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di una breve, ma significativa chiacchierata sulla vexata quaestio della nostra Stazione ferroviaria cortonese.
La parlamentare dei Cinque Stelle, come arcinoto, vive a Terontola e questo paesone-dormitorio, sviluppatosi attorno ad una delle più importanti e storiche stazioni FFSS, è il suo collegio elettorale in quanto Chiara Gagnarli , nelle politiche del 4 marzo 2018,è stata rieletta alla Camera dei Deputati proprio per la Circoscrizione Arezzo-Siena-Grossetto. Ecco le domande e le risposte della mia breve intervista.
D. Onorevole Gagnarli, in questi giorni i giornali locali sono intervenuti ripetutamente sulla questione della possibile fermata a Terontola del Frecciarossa che vi transita di prima mattina, verso le 6,00, per andare a Milano. Lei come vede il problema?
R. Sì, ho seguito. Dopo l'incontro del Sindaco di Cortona Luciano Meoni con l'Assessore regionale umbro ai trasporti si è ripreso a parlare della possibile fermata anche a Terontola del Frecciarossa Perugia-Milano. Se mi è permesso, vorrei rilevare che i comunicati che si sono susseguiti sulla vicenda non rendono giustizia ad una questione che da tempo viene seguita e dibattuta a livello di amministrazione e territorio anche grazie ad un comitato che anche recentemente ha organizzato un'iniziativa pubblica e con il quale si può costantemente dialogare anche su altre problematiche o opportunità. Inoltre i post sui social fatti poi per mettere in risalto alcuni consiglieri regionali o senatori della lega o il litigio su chi ha portato per primo avanti la proposta non serviranno a far fermare nessun treno. Il mio modesto consiglio di terontolese, prima ancora che di parlamentare, è che credo fermamente che dove c'è unità di intenti si dovrebbe cercare anche unità di azione. Si potrebbe discutere poi sulla priorità di questa fermata rispetto ad altre necessità per chi giornalmente prende il treno per lavoro e studio verso Roma e verso Firenze.
D. Ma, secondo lei , concentrarsi quasi esclusivamente sulla fermata mattiniera e serale del frecciarossa per Milano, non rischia di far passare in secondo luogo i tanti , troppi problemi che assillano da anni la Stazione di Terontola?
R. Il rischio c’è, ma io son sicura che questo è presente a tutti coloro che si impegnano per lo sviluppo e la crescita della nostra stazione. Lo sviluppo e la crescita ferroviari del nostro territorio sono strettamente connessi alla congestione della direttissima, ai nodi urbani dove l'alta velocità perde velocità, alla necessità di coincidenze migliori tra Terontola e le stazioni dove attualmente alcune frecce fermano. Ritengo infatti, sia come terontolese sia come parlamentare, che è di fondamentale importanza portare avanti delle istanze se condivise e sostenute da un ampio territorio, compresi i comuni del Trasimeno e se valutato un effettivo beneficio, visto che la fermata potrebbe comportare la compartecipazione ai costi che adesso ha la Regione Umbria per l'arretramento del treno da Arezzo a Perugia.
D. Quindi il problema è sì politico, ma anche, soprattutto, di prospettiva tecnico-amministrativa, che deve mettere insieme le naturali esigenze aziendali con le legittime attese di cittadini e lavoratori che, negli ultimi vent’anni, hanno visto la loro stazione in forte decadenza?
R. Senz’altro. Unità d’intenti e unità d’azione devono andare di pari passo. E soprattutto avere visione ampia a trecento sessanta gradi, cercando di coinvolgere tutti i soggetti del trasporto ferroviario italiano. Personalmente, proprio in questa settimana, ho avuto un incontro presso la sede della Compagnia Italo per confrontarmi e capire se intendono sviluppare un interesse per il territorio aretino. Ripeto, sono consapevole che per il futuro di Terontola serva una visione d'insieme e un grande lavoro di squadra dove una fermata di un Frecciarossa non va sbandierata come una vittoria di una forza politica o di un’altra, ma di un progetto che, fino a pochi giorni fa, sembrava aver messo tutti d'accordo.Compresa l'urgenza di dare un nuovo, moderno look alla nostra amata stazione.
Grazie, onorevole Gagnarli, per queste sue chiare, trasparenti ed impegnative parole, che ha voluto affidare al nostro giornale dopo averlo sfogliato con molta attenzione, come documenta la foto-collage di corredo.
Ivo Camerini