L’Etruria

Redazione

"Il comune di Cortona regoli lo sviluppo delle imprese"

Confcommercio chiede un regolamento su arredi, pertinenze esterne dei locali, allestimenti e qualità del servizio

"Il comune di Cortona regoli lo sviluppo delle imprese"

“Il centro storico di Cortona rischia di trasformarsi in un grande “mangificio”, come il sindaco Nardella ha definito la sua Firenze qualche tempo fa. L’Amministrazione Comunale deve intervenire subito per governare lo sviluppo della ristorazione, altrimenti c’è il rischio di snaturare la nostra identità e di perdere quel fascino che finora i turisti hanno amato tanto”. A lanciare l’allarme è il responsabile della delegazione cortonese della Confcommercio Carlo Umberto Salvicchi.

L’associazione di categoria è preoccupata dal fatto che mancano regole stringenti per mettere un freno al proliferare di pubblici esercizi tra via Nazionale, piazza della Repubblica e dintorni: “su poco più di cento attività economiche del centro, almeno settanta ormai appartengono al settore food, che sembra l’unico a trainare i consumi”, spiega Salvicchi, “negli ultimi mesi sono spuntati nuovi locali, ormai ci si litiga lo spazio per i tavolini, c’è una disomogeneità di arredi, colori, allestimenti che mette a rischio il decoro e perfino la godibilità della passeggiata. Non è ammissibile che le pertinenze di bar e ristoranti arrivino, per esempio, ad occupare oltre metà di piazza della Repubblica, fino davanti alla scalinata del Comune. Si privano residenti e turisti del diritto legittimo di godersi lo spazio urbano. Senza parlare degli arredi a dir poco originali adottati da qualcuno, che davvero sono un pugno nell’occhio”.

Confcommercio chiede quindi l’intervento deciso dell’Amministrazione Comunale: “prendendo ispirazione da quanto fatto dal Comune di Firenze per disciplinare l’apertura di nuove attività nella zona Unesco, anche a Cortona il Comune potrebbe individuare un regolamento valido a salvaguardare da un lato la vivibilità e il decoro urbano, dall’altro l’occupazione e la produzione di ricchezza garantita dalle imprese”.

 

“Non si tratta di limitare la libertà d’impresa, se anzi la città continua ad attirare investimenti è positivo”, aggiunge il responsabile della Confcommercio cortonese, “ma dobbiamo fare in modo che lo sviluppo economico si accompagni ad un equilibrio sociale e urbanistico, altrimenti a rimetterci sarà tutta la città. No agli imprenditori che pretendono di trattare Cortona senza rispetto, come una mucca da mungere; sì invece a chi intende sviluppare la propria impresa in armonia con il contesto”.

Confcommercio fa la sua richiesta all’esordio di una stagione turistica che promette bene: “nei giorni di Pasqua si è visto un bell’afflusso di gente e tutto lascia sperare che sia così anche nei prossimi ponti. È proprio per non inficiare questo trend positivo, che arriva dopo un inverno durissimo, che chiediamo al Sindaco di pensare al futuro della città”, prosegue Salvicchi.

Confcommercio chiede anche un giro di vite sui parcheggi ‘selvaggi’ dentro le mura: “non guasterebbe un presidio maggiore della polizia municipale nei giorni più caldi”, suggerisce Salvicchi. Poi, c’è la questione della pulizia: “un tema su cui ci battiamo da anni e che speriamo possa risolversi dal prossimo primo maggio con l’entrata in funzione della nuova spazzatrice. Cortona è un gioiello che va salvaguardato e curato in ogni aspetto”, conclude il responsabile della Confcommercio cortonese.