In epoca di lotta al coronavirus sono cambiate drasticamente anche le modalità per laurearsi. Da casa e non in ateneo, ma soprattutto senza amici e parenti, dovendo, quindi, rimandare a data da destinarsi la desiderata festa. Anni di studi, quindi, anni di sacrifici anche economici a carico, spesso, dalle famiglie e poi l’ultimo step, il colloquio di laurea, viene affrontato dal laureando nel salone della propria casa con genitori e al massimo i propri fratelli. L’amministrazione comunale, pensando di fare cosa gradita, mette a disposizione dei giovani prossimi alla laurea il Teatro “Mario Spina”, un luogo, visto lo spazio, dove è possibile mantenere le distanze. “Il giorno della discussione della tesi di Laurea è un momento unico e carico di emozioni, segna la fine di un percorso e l’inizio di una nuova vita. Non volevo che questo giorno così importante si riducesse ad una commissione schierata dietro un pc senza amici e parenti. In questo modo con il rispetto delle misure di sicurezza si potrà assistere alla discussione del laureando” dichiara il consigliere comunale che si occupa del settore delle politiche giovanili, Beatrice Berti.
Per info è possibile scrivere direttamente al consigliere Berti: [email protected]
“I giovani sono fonte di arricchimento e di progressione di ogni comunità. Abbiamo voluto mettere a loro disposizione il Teatro, luogo di cultura e di crescita intellettuale per eccellenza, per vivere un momento così importante della loro vita, il giorno della laurea. Sfruttiamo, quindi, questo momento così insolito che ha dettato i ritmi della nostra vita per il coronamento di anni studio utilizzando il Teatro Spina in modo inedito” conclude l’assessore alla Cultura, Massimiliano Lachi.