L’Etruria

Redazione

Monsignor Andrea Migliavacca : porte aperte e dialogo a tutto campo con stampa, media e social, ma "con juicio"

Lo ha ribadito il vescovo della Diocesi di Arezzo,Cortona e Sansepolcro nel suo discorso alla Festa dei giornalisti aretini, cortonesi e biturgensi.

Monsignor Andrea Migliavacca : porte aperte e dialogo a tutto campo con stampa, media e social, ma "con juicio"

L’ampio ed articolato discorso  che ( a mezzogiorno di giovedì primo febbraio,nella splendida, seicentesca Sala della Giustizia, affrescata da Teofilo Torri)  il vescovo Andrea Migliavacca ha rivolto ai giornalisti della stampa locale lì convenuti per l’annuale festa del patrono San Francesco di Sales, ha messo sul tavolo in maniera diretta, motivata e molto chiara il problema del rapporto della chiesa con la  stampa, con i social , con i media ed ha indicato nella comunicazione il mezzo importante e decisivo per  aprire nuove strade al dolore del mondo , all’evangelizzazione in una realtà sociale ed economica sempre più dominata dalla menzogna e dall’affarismo neoliberista e neopagano.

Temi come quelli del "ritrovare la dimensione spirituale della vita", del " non cadere dell’umanità nella schiavitù della tecnocrazia", della "ripartenza di un nuovo cammino di formazione dei giovani e dei laici" (ndr: ripartendo anche dalla novecentesca esperienza delle tre sere parrocchiali di azione cattolica per la formazione religiosa e civica dei fedeli?),  della "lectio divina diffusa sul territorio e nelle case dei cristiani" (affinché con la preghiera ogni persona possa incontrare quella consolazione e quel discernimento che per colui che crede  significano, innanzitutto,  una profonda gioia interiore, gusto delle cose di Dio, della verità, della castità, del sacrificio, dell’amore e saper cogliere con chiarezza la differenza tra valori e disvalori, tra valori evangelici e contraffazioni mondane):  sono stati questi i passaggi generali,  la cornice  di una elevata riflessione in cui il vescovo Andrea ha collocato le tappe principali del cammino diocesano del 2024. Dalla preparazione imminente della popolarissima  festa della Madonna del Conforto al cammino sinodale, che avrà il suo apice nel prossimo settembre, dalla visita ad limina da Papa Francesco con tutti i vescovi della Toscana, nel prossimo marzo, dalla preparazione del pellegrinaggio a Roma per il prossimo Giubileo alle tante iniziative che serviranno a fare eco alla voce del Papa per quella urgente e necessaria vittoria della pace nell'odierno mondo della terza  guerra mondiale  frammentata, che ormai, dopo la pandemia, lo insanguina senza sosta. Un grido continuo di richiesta di pace   quello di Papa Francesco, che però  resta quasi come vox clamantis nel deserto delle nuove tragedie dei tanti, troppi popoli straziati dalla guerra .

Sempre in riferimento al magistero pastorale  del Pontefice, il vescovo Andrea ha consegnato ai giornalisti presenti il testo del messaggio di Papa Francesco per la LVIII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

Un messaggio dove , tra l’altro si legge: “ la rivoluzione digitale può renderci più liberi, ma non certo se mette da parte l'uomo e ci imprigiona nei modelli oggi noti come echo chambre  e che rischiano di gettarci in una palude anonima, dove si potrà solo assecondare gli interessi del mercato e del potere (….) se l’intelligenza artificiale finirà per costruire nuove caste basate sul dominio informativo, si avranno nuove forme di sfruttamento e di diseguaglianza, gettando persone e popoli nello spettro di una nuova schiavitù”.

Il vescovo Andrea, nel ringraziare i giornalisti presenti all’incontro in Palazzo vescovile, ha assicurato porte aperte e dialogo " con juicio", chiedendo loro di non essere mai cerchia assentendi, ma di essere sempre testimoni di storie di vita , di ricerca dell’alètheia ( verità) cristiana ; di ricerca  dei valori dell’umanesimo cristiano, che oggi si trovano di fronte anche alla minaccia portata loro dell’intelligenza artificiale , che se non regolata, legata giuridicamente al servizio della persona, rischia di far governare il mondo da un algoritmo e da chi ne è il padrone o l’inventore per il proprio tornaconto di parte .

L’ incontro con il vescovo Andrea Migliavacca si è concluso attorno all’una con un aperitivo ed alcune chiacchierate-interviste con i giornalisti delle principali televisioni e quotidiani aretini.

Ivo Camerini