Sabato mattina , alle ore dieci, nella Sala del Consiglio comunale Cortona renderà omaggio a Domenico Capannini, eroico carabiniere cortonese ucciso dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Trento mentre difendeva la bandiera italiana che l’invasore voleva bruciare.
A Domenico Capannini , caduto per la libertà della nostra nazione e medaglia d’argento al valor militare , qualche decennio orsono fu intitolata la Caserma dei Carabinieri di Cortona e sabato, avendo le sue pronipoti Manola e Sara pubblicato un bel libro su di lui, tutta la comunità cortonese tributerà un omaggio ufficiale di memoria attiva e di riflessione storica per tramandare ai giovani di domani il suo eroico gesto.
La cerimonia, infatti , dopo il saluto del sindaco Luciano Meoni e delle autorità, avrà una prolusione ufficiale di contestualizzazione storica del gesto e della figura del carabiniere cortonese da parte dell’illustre professore emerito dell’Università di Roma Tre, Carlo Felice Casula.
Carlo Felice Casula, noto studioso di storia contemporanea italiana e amico di Cortona fin dagli anni giovanili, non solo presenterà la bella pubblicazione intitolata “In Memoria di Domenico Capannini Eroe Cortonese Decorato di Medaglia d’Argento al Valore Militare”, a cura delle pronipoti Manola Solfanelli e Sara Fresi , ma ricorderà ai giovani di oggi quanta virtù e quanto sangue sia costata la libertà e l’indipendenza della nostra Repubblica e il vivere quegli anni ( 1943-1948) che gli storici chiamano “ il secondo Risorgimento d’Italia”.
La cerimonia è organizzata dal Lions Club Cortona Corito Clanis e sarà presente anche il nipote di Domenico , l’amato sacerdote cortonese don Ottorino Capannini , che ancor oggi ricorda, con commozione di bambino, quel giovane zio contadino partito dalla campagna di San Pietro a Cegliolo per servire la Patria e difenderla dall’invasore nazifascista e tornato a casa morto, avvolto nella Bandiera d’Italia.
Nella foto collage: il volantino della manifestazione di sabato 18 gennaio, la riproduzione del decreto presidenziale del conferimento della medaglia d’argento e la copertina del libro.
Ivo Camerini