L’Etruria

Redazione

Ristori anche ai wedding planner, cioè agli organizzatori di matrimoni

L 'appello di Elia Moretti sui social

Ristori anche ai wedding planner, cioè agli organizzatori di matrimoni

La figura professionale degli organizzatori di matrimoni non è molto conosciuta in Italia. E' però molto popolare e diffusa all'estero, soprattutto negli Usa. L'organizzatore di matrimoni, in inglese wedding planner, è una figura professionale che presta alle coppie in procinto di sposarsi  consulenza rispetto all'organizzazione del giorno delle nozze. Segue la coppia dal principio fino al termine, e a volte anche oltre, la cerimonia e il ricevimento del matrimonio. Nella cultura italiana, rispetto al panorama internazionale,  questi lavoratori autonomi si sono adattati al nostro mercato formato da coppie a cui piace organizzare da sé le proprie nozze  e si sono specializzati non solo nell'organizzazione completa del matrimonio, ma anche nella creazione di mini servizi che possano interessare la coppia. Cioè di quegli impegni che vanno  dalla ricerca di location al catering, dalle bomboniere alla animazione per bambini, alla consulenza, al coordinamento stesso del giorno del matrimonio. Insomma, un lavoro impegnativo e faticoso, che richiede tempo e tanta qualità professionale.

Con la pandemia Covid i matrimoni sono rinviati o ridotti a piccole cerimonie essenziali e questi lavoratori si sono ritrovati senza lavoro e senza ristori governativi o aiuti tipo cassaintegrazione o reddito di cittadinanza di cui fruiscono invece molti vagabondi e nullafacenti.

Questa situazione ha colpito anche alcuni wedding planner cortonesi e chianini come Elia Moretti, che ieri ha lanciato questo appello sui social che volentieri riprendiamo e pubblichiamo.

"Negli ultimi 10 ANNI - scrive Elia Morettiho lavorato come "destination wedding planner", cioè organizzatore di matrimoni per cittadini stranieri, nel mio caso principalmente Statunitensi. Ho sempre pagato le tasse, ho dato lavoro a 4 dipendenti e direttamente ed indirettamente a migliaia di compagnie e liberi professionisti ; in Italia, il peso del nostro settore in termini di PIL si aggira intorno all'8% sul totale. Fanno parte dell destination wedding industry fioristi, catering, musicisti, proprietari di ville e strutture ricettive, compagnie di illuminazione, agenzie di mediazione di vario genere, guide turistiche, fotografi, videografi, ristoranti, ncc., make up artist, parrucchieri, noleggi auto Vintage, chef free Lance, interpreti, negozi di vario genere, cantine, baby sitter e molti, molti altri. È un settore che è cresciuto molto negli ultimi 15 anni.
È un settore  che nel 2020 fatturera' 0. E probabilmente anche nel 2021 fatturera' pressoché 0  a causa dell'attuale situazione.
È un settore che incredibilmente è sconosciuto alle istituzioni.
Forse perché mal rappresentato nelle sedi istituzionali, forse perché troppo giovane rispetto ai tempi della politica e meno conosciuto di altri storici impieghi.
Ho scoperto così di aver lavorato per un settore fantasma, secondo il nostro stato. Ci trovano puntualmente per il pagamento delle imposte ma ci hanno completamente abbandonati da marzo 2020. Anche negli ultimi provvedimenti.
E 2 anni senza possibilità di lavorare sono troppi per qualsiasi attività.
Sono in contatto con molti colleghi e collaboratori, e grazie ad alcuni di loro in particolare spero ancora nel dialogo con le istituzioni.
Ove il dialogo fallisse, Sono pronto a gesti di pacifica protesta per far conoscere il nostro settore a chi ancora non lo conosce, nella speranza di portare un messaggio che non faccia naufragare un settore trainante dell'economia del nostro paese.
Chiunque si senta di aggregarsi sarà il benvenuto, ci sono persone ed associazioni che stanno provando a farsi valere. Uniti abbiamo più possibilità di uscire dalla nebbia
".

Chi vuole può contattare Elia Moretti sulla sua pagina FB  https://www.facebook.com/elia.moretti.52

Ivo Camerini