E’ partita anche a Cortona l’attività di “Bird control”, il programma di allontanamento di piccioni con l’utilizzo di falchi. Lo annuncia in un comunicato stampa l’Amministrazione comunale di Cortona che da martedì 28 settembre 2021 ha realizzato il primo esperimento, intervenendo sul grave problema della tutela del decoro urbano, un aspetto reso critico dalla presenza di numerosi volatili che infestano i tetti delle case cortonesi.
I protagonisti di questo primo esperimento, che verrà ripetuto in maniera cadenzata, sono stati tre falchi (Ruspa, Red e Nadir), che si sono alternati in operazioni di dissuasione dei piccioni. I tre rapaci sono addestrati per questo scopo dai loro falconieri Guglielmo Ventimiglia e Paolo Fontani. Ad assistere alle operazioni di martedì 28 settembre c’erano anche il sindaco Luciano Meoni, l’assessore allo Sport Paolo Rossi e la responsabile dell’Ufficio Ambiente Lisa Ortolani.
L’obiettivo del progetto “Bird Control” è allontanare i piccioni dal centro storico e rappresenta un tentativo i cui risultati saranno valutati dall’Amministrazione comunale per un’eventuale ripetizione.
“Il nostro è un progetto per combattere la presenza di piccioni nel centro storico, tutelare l’ambiente, il decoro e anche i beni artistici e architettonici”, ha dichiarato il sindaco Luciano Meoni.
“Fronteggiamo un problema annoso - ha sottolineato anche l’assessore all’Ambiente Paolo Rossi - i rapaci consentono una gestione incruenta del problema; infatti consentono l’allontanamento dei piccioni. L’auspicio è quello di ottenere buoni risultati”.
Anche l’ingegner Lisa Ortolani, responsabile dell’Ufficio Ambiente del Comune, da noi raggiunta telefonicamente, si è dichiarata soddisfatta di questo primo esperimento e si è detta entusiasta di questa scelta politica dell’Amministrazione per combattere la presenza dannosa dei piccioni sui tetti e sui monumenti di Cortona, aggiungendo: “un plauso ai falconieri Ventimiglia e Fontani per la loro arte, che risale al Medioevo e che ha avuto ancora negli anni del Novecento grande attenzione e pratica nell’antica città di Dardano, dove ancor oggi ci sono diversi seguaci del famoso trattato di Federico secondo ‘De arte venandi cum avibus’ (l’arte di cacciare con gli uccelli) , scritto negli anni 1244-1250”.
Ivo Camerini