Presa in carico dei pazienti clinicamente guariti dall’infezione da Covid-19: la Regione ha approvato le Linee di indirizzo operative, che disciplinano l’attivazione di percorsi gratuiti di follow-up. Questi nuovi indirizzi regionali sono stati deliberati nel corso dell’ultima seduta di Giunta, su proposta dell’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi. La delibera definisce anche l’assegnazione di 500 mila euro alle aziende sanitarie per il biennio 2020-2021, per la realizzazione del programma di sorveglianza dei pazienti.
“Per curare in modo efficace bisogna prima conoscere. Ecco perché abbiamo inteso monitorare e studiare anche il periodo post guarigione dei pazienti venuti a contatto con questa insidiosa malattia infettiva - dichiara Saccardi -. L’epidemia determinata dal Covid ci richiede un’attenzione particolare di tipo sanitario anche nel periodo post guarigione dei nostri pazienti. Per la tutela della salute di ciascuno e di tutti, non possiamo abbassare la guardia - prosegue Saccardi -. Il provvedimento, che abbiamo approvato, fornisce alle aziende e agli enti del servizio sanitario regionale una serie di indicazioni omogenee e condivise, con l’obiettivo di conoscere meglio questa patologia infettiva, monitorandola anche a guarigione clinica avvenuta. In questa ottica è molto importante anche il lavoro dell’Agenzia regionale di sanità, alla quale abbiamo affidato il coordinamento delle specifiche attività di ricerca di tipo osservazionale, già avviate o che potranno esserlo successivamente da parte delle aziende stesse”.
La delibera disciplina, inoltre, l’attivazione di specifiche azioni formative, dando mandato al settore “Sanità digitale e Innovazione” di realizzare un database unico per la raccolta dei dati clinici e strumentali, raccolti con i percorsi di follow-up, in quanto ritenuti di fondamentale rilevanza per la programmazione regionale.
La Regione ha infine stabilito che le prestazioni di follow-up non saranno soggette a compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini che si sono ammalati, ampliando così al massimo l’ambito dei soggetti, che potranno godere gratuitamente di queste prestazioni.