Ho appena appreso la tristissima notizia: ci ha improvvisamente lasciato. Non riesco a crederci. Non può essere vero.
CORTONA, il suo comune, la VALDICHIANA intera, sono improvvisamente più povere e più indifese.
Ho conosciuto Enzo nell'ufficio dell'allora Assessore alla Cultura del Comune di Cortona - l'indimenticato Dott. Emanuele Rachini - quando lavorava per la Regione. Ma la vera conoscenza approfondita risale a pochi anni fa, quando occorreva muoversi per salvare quello che rimaneva (e rimane) della più vasta area sacra dell'Etruria sud-orientale, quella di Camucia.
Fu lui a contattarmi. Ne apprezzai subito la determinazione, la competenza dei meccanismi burocratici, la passione per il futuro del nostro territorio, la dedizione alla battaglia intrapresa e ancor di più la fine intelligenza.
In certi periodi ci siamo sentiti parecchie volte al giorno. Montava e rismontava articoli giornalistici, petizioni, appelli, con un mestiere davvero invidiabile.
Preparava tattiche e strategie per contrastare il menefreghismo, l'ignavia e l'indolenza di chi doveva intervenire.
Organizzava incontri con onorevoli, sindaci, assessori, archeologi, urbanisti, come un altro potrebbe fare con una partita a carte. Si rivolgeva a Ministri come altri non saprebbero fare con un consigliere comunale.
Una delle ultime volte che ci siamo visti, siamo andati dall'attuale Assessore alla Cultura e dall'attuale Sindaco di Cortona. Era felice, perché sembrava che dopo tanti anni finalmente fosse arrivata un po' di attenzione. Ma dopo poche settimane era più che deluso e rimpiangeva il passato, a suo dire "meno peggio del peggio".
Si interessava al verde, all'ecologia, all'ambiente, all'archeologia, alla cultura. Di Cortona e della VALDICHIANA. Si spendeva senza risparmiarsi.
E adesso ci ha lasciato soli. Ha lasciato le "sue donne", come chiamava affettuosamente la moglie e le figlie.
Caro Enzo, GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE. Di tutto!
Stai certo, non ti dimenticherò.
Riposa in Pace e da Lassù aiuta i Tuoi Cari e la Tua Terra.
Sentite Condoglianze alla Famiglia
Santino Gallorini