C’era una volta un ponte a groppa d’asino sul torrente Ricioccolo a Sant’Angelo: era antico, forse il più antico ancora in piedi nel Comune di Cortona, costruito in maniera magistrale dai nostri antenati, con le spallette poderose e l’arco alto sull’alveo del piccolo fiume. Quando poi fu asfaltata la strada , la sua groppa fu abbassata sensibilmente ma l’aspetto complessivo non mutò più di tanto.
Poi il mondo cambiò, il traffico divenne fitto e sul piccolo ponte cominciarono a transitare i SUV, i furgoni, i pulmini dei turisti , il tutto in crescita esponenziale ogni anno. Sia chiaro: quell’antico ponte reggeva benissimo, era solo un po' piccolo per tutto quel girare di mezzi. Soprattutto non era in grado di sostenere la maleducazione e la fretta : così , spesso, fu necessario accomodare pezzi di muro, ricementare la spalletta scalzata, eccetera. Nei giorni di fine settembre qualcuno ha inferto davvero un gran bel colpo al povero ponte: le fotografie lo documentano. Una buona parte della spalletta a valle è stata smossa da un urto ben assestato e una grossa pietra del muretto è caduta nell’alveo asciutto del torrente. Forse è tempo che qualcuno si prenda cura di questa antica struttura che regge un traffico enorme, soprattutto d’estate: il ponte deve essere restaurato, prima di tutto, devono poi essere posti dei cartelli che invitino a fare piano per non fare del ponte una groppa da saltare. E poi tutti dovremmo portare rispetto ad una costruzione antica, fatta alla perfezione, da ammirare e proteggere:tutti, residenti e turisti. E’ solo un piccolo ponte, ma quanta storia c’è passata sopra! Questa modernità frettolosa e disattenta rischia di rovinarlo per sempre. Qualcuno ricorderà il famoso libro di Thorton Wilder “Il ponte di San Luis Rey”: un vecchio ponte fatto dagli Incas, in Perù, che crollò dopo secoli di servizio.: “..quel ponte sembrava far parte delle cose che durano in eterno; non era pensabile che si spezzasse…” scrive l’Autore che con questo romanzo vinse il Pulitzer. Ecco, non vorremmo dover dire la stessa cosa del nostro ponte di Ricioccolo. Chi è preposto alla cura delle infrastrutture tragga le proprie conclusioni!
Isabella Bietolini