Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo.Nella foto di corredo, l'ottantantenne parroco umbro tra i suoi parrocchhiani al Centro Sociale di Pozzuolo durante la Festa del febbraio scorso in onore di Santa Margherita. ( IC )
Cari fratelli,
domenica 17 maggio, secondo una tradizione più che centenaria, avremmo dovuto celebrare la Festa di Santa Margherita a Cortona. La prima volta che vi ho partecipato con Don Altomiro, fu nell’anno 1943. Erano tempi difficili anche quelli, c’era la guerra. Andammo, insieme ad altre persone, alla stazione di Castiglione del Lago in bicicletta e salimmo sul treno. Raggiunta Camucia, a piedi raggiungemmo il Santuario. Gli anni a quel tempo non pesavano, e poi c’erano tanti altri Lavianesi e Pozzuolesi. Giunti sulla piazza di fronte al Santuario, ricevemmo le chiavi del portone dal Padre Guardiano entrammo e potemmo celebrare le nostre devozioni. Di quel giorno non ricordo altro. Oggi, se non ci fosse stata la pandemia avremmo potuto di nuovo compiere il nostro pellegrinaggio. Non ci è stato possibile, ma prima o poi finirà questa reclusione e allora torneremo di nuovo a Cortona per onorare la nostra Santa, e ringraziarla per la protezione che ci ha accordato.
Intanto da domani 18 maggio potremo tornare in Chiesa, sia pure con molte restrizioni, per accogliere i nostri Fedeli, per cantare di nuovo le lodi del Signore, per restituire loro la possibilità della Confessione e di ricevere l’Eucaristia. Chi in questo periodo ha avuto la morte di un Congiunto, può di nuovo far celebrare la Messa per loro suffragio. Che tristezza trovarsi al cimitero in poche persone e recitare per loro una breve preghiera! Quasi fossero degli Sconosciuti che non ci appartengono, e invece tutte persone che avevano vissuto tra di noi la Maria e l’Angiolina, con più di cent’anni, Donato, con una novantina Franco Fioretti, parecchio più giovane, che stava a Firenze, ma sempre tornava a Pozzuolo, per l’estate e l’ultimo Vito Pievaioli.
Da Domenica prossima, 24 maggio, giorno dell’Ascensione, avremo la possibilità di ritrovarci di nuovo in Chiesa. L’ambiente lo troverete diverso, secondo le direttive del Ministero, ma saremo di nuovo nella casa del Signore, e potremo ringraziarlo perchè ancora vivi e in buone condizioni di salute.
E la nostra Santa? State tranquilli, non La dimenticheremo di certo. Appena il corona virus sarà esaurito subito ci organizzeremo per il solito pellegrinaggio. Questo mi chiederete quando potrà avvenire? Prima di tutto aspettiamo la fine della pandemia, poi sentiamo la disponibilità del nostro Cardinale, con il quale ho già parlato, perché nel giorno del nostro pellegrinaggio ci sia anche Lui. Non poté essere presente per il 22 febbraio. Purtroppo i suoi impegni non sono pochi e piuttosto pesanti, ma un giorno per Santa Margherita lo troverà di certo e così renderemo di nuovo gli onori dovuti alla nostra Santa.
Già qualche fedele mi ha già chiesto: quando fate il pellegrinaggio? …avremo modo di riparlarne.
Intanto teniamo a mente le iniziative di Filippo, uno dei Diaconi, e le belle parole che ci rivolge S. Pietro che ci invita : “Adorate il Signore nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in Voi”… E soprattutto le parole di Gesù: “Se mi amate osservate i miei comandamenti. Io non vi lascio orfani, verrò da voi.. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò”.
Fratelli tutti, continuiamo a pregare e la preghiera ci salverà. perchè“Dio è sempre vicino alla porta del nostro cuore, ha la pazienza di una mamma e di un papà”. Amen.
Don Piero Becherini