Questa mattina passando per una piccola strada alla periferia di Camucia ho notato con grande piacere una signora intenta ad accudire il suo piccolo orto familiare. Mi sono fermato e ho chiesto come avesse fatto ad avere un piccolo orto così verde e rigoglioso. E' una pensionata e si chiama Farie. Mi ha concesso di scattare alcune foto e mi ha spiegato che il suo orto è sopravvissuto a Lucifero in quanto lei ogni estate fa il suo piccolo orto dietro casa nella zona d'ombra, cioè dove il sole arriva solo un' ora alla mattina e un' ora alla sera . Grazie a quest'accorgimento può integrare la sua piccola pensione con prodotti genuini e biologici per tutta l'estate, consumando solo i pochi litri d'acqua al giorno riciclati dall'uso familiare che si serve di un pozzo casalingo risalente ai primi del Novecento. Insomma antica sapienza contadina adattata ai tempi e alle esigenze degli odierni nuovi tempi climatici.
Davvero un esempio da segnalare ai giovani d'oggi e da elogiare pubblicamente. Grazie signora Farie per le foto concesse e per la simpatica chiacchierata da parte di un cronista di strada appassionato di coltivazione biologiche che quest'anno però ha visto defungere il proprio orto e tanta parte della propria frutta. Nel collage la signora Farie al lavoro e nei riquadri il raccolto di questa mattina.
Ivo Camerini