Nei giorni scorsi sui social è apparso un post che riportava un articolo sulla scadenza della carica del nostro Vescovo Fontana. Come si vede dalla foto,il post era soltanto una info su questa notizia che ormai circola da più di un anno e sul fatto che il vescovo avrebbe chiesto un proroga agli Uffici del Vaticano.
Ad una notizia così asettica e già conosciuta a tanti, i seguaci cortonesi del web hanno risposto con una valanga di commenti, che sono diventati notizia di cui si parla per strada e che quindi non possono essere passati sotto silenzio.
Solo un paio di commenti si sono detti preoccupati per tanta gioia nel sapere che il vescovo Fontana nel prossimo febbraio dovrebbe andare in pensione.
Tutti gli altri ad augurare “ un buon riposo” e ad inneggiare quasi che Cortona venisse nuovamente liberata “dagli aretigni”, come tanti secoli fa.
Senza mettere ovviamente i nomi, riportiamo per i nostri lettori alcuni di questi commenti, esimendoci giustamente dal commentare a nostra volta. Tanto tutti ormai sappiamo leggere e scrivere ed ognuno farà le dovute riflessioni nella propria “meditazione personale”.
“ Se ne va? Speriamo che sia vero!”; “In pochi lo dicono, ma è il pensiero della maggior parte dei cortonesi!”; “ Anche ad Arezzo non ne possono più. Che sappia io, la pensano come i cortonesi”; “Onestamente non è mai stato amato a differenza del suo predecessore…. e dovrebbe Lui chiedersi il perché....”; “Anche se non si è religiosi si capisce che questo è fuori dalla realtà del Mondo... Ci sono Stati Vescovi e Cardinali apprezzati anche da Atei per le loro capacità…. non è il suo caso”.
Qui ci fermiamo perché la marea degli altri commenti , come dicevano al bar, "è impubblicabile per il tanto pubblico amore verso un pastore di anime”. Personalmente sono dispiaciuto di questa protesta nei confronti del vescovo, perché è non solo il rappresentante della Chiesa nel nostro territorio, ma anche il mio vescovo e lo ringrazio per il suo ministero pastorale svolto in questi anni. Come giornale però non possiamo non prendere atto di questa realtà esplosa nel web e nella strada.
(IC)