“C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico…” anche in questi ultimi due anni cortonesi. Non siamo nell’Urbino ventosa di Giovanni Pascoli, dove “ognuno manda da una balza/la sua cometa per il ciel turchino”, ma nella nostra Cortona in cui, dall’estate 2020, nonostante le tragedie della pandemia e dell’insensata ed imperialistica nuova guerra europea, c’è chi ha avuto il coraggio di costruire ancora aquiloni culturali e sociali da innalzare nel nostro amato, bel cielo cortonese. E’ la cultura, nuova ed antica insieme, che, seppur ancora underground, sotterranea e quasi clandestina, nella Factory di Via Dardano 44 si fa aquilone fanciullino e vola nell’azzurro etrusco del nostro cielo, rinnovando la passione culturale degli illuministi settecenteschi che , con la loro Accademia Etrusca, portarono Cortona nell’Europa dei Lumi.
Certamente Factory Dardano 44 è ancora una piccola candela , ma come in tanti sappiamo “la fiamma viva di una candela in una stanza buia vince l'oscurità” e gli aquiloni culturali che sempre più spesso escono da questa nuova realtà, anche se per ora nota e seguita solo sui social, coloreranno presto tutta Cortona.
A più riprese, in questi ultimi mesi, ho seguito sui social le iniziative culturali della Factory: dagli interventi di Giulio Vecchini a quelli di Alessandro Ferri e Stefano Duranti Poccetti fino a quelli recenti dei giovanissimi Luca Nerozzi e Iacopo Mancini.
Incuriosito per questa nuova attività culturale, che è nata e cresce nel centro storico di Cortona e sta coinvolgendo tutto il nostro territorio (grazie alla agevolazione della sorella Antonella, ex-allieva dell’Istituto Francesco Laparelli), ho raggiunto telefonicamente Aldo Calussi, che molto gentilmente mi ha inviato un lungo testo di presentazione. Nonostante la lunghezza molto volentieri lo pubblico integralmente, in quanto ritengo doveroso per un giornalista di strada dare spazio e voce a tutti coloro che stanno fuori dal palazzo e quindi soprattutto a chi ha avuto il coraggio di aprire una factory-farming alternativa, culturale e sociale che opera nel mondo sotterraneo , ma fertile di Cortona.
“La Factory Dardano 44 - scrive Aldo Calussi - è un laboratorio e punto di aggregazione che si trova a Cortona, in via Dardano 44 appunto, dove si può andare a dipingere senza portare nulla con sé, perché lì si può trovare ciò che serve, tele colori pennelli e anche idee. E' anche un punto in cui si convogliano altre attività di carattere culturale e sociale, che puntano a migliorare la qualità di vita delle persone, mediante lo scambio di conoscenze e di esperienze. Abbiamo aperto nell’agosto 2020, ma purtroppo abbiamo avuto lunghi periodi di chiusura durante la pandemia. Dalla primavera scorsa fortunatamente stiamo andando molto meglio e abbiamo ampliato le nostre attività.
Per me la Factory rappresenta una sorta di esperimento di socialità, che permetta di diffondere arte, cultura popolare e cittadinanza attiva nella comunità di Cortona. Dal punto di vista più personale è invece una modalità per restituire alla società una piccola quota di quanto io ho avuto la fortuna di ottenere dalla società stessa, che mi ha permesso di studiare, di avere un buon lavoro, benessere e un riconosciuto ruolo sociale. In altri termini per me il cosiddetto ascensore sociale ha funzionato abbastanza e ora voglio restituire benessere in una diversa forma.
Sono contento perché , come avevo sperato dall’inizio, la Factory si sta caratterizzando come un luogo in cui il rapporto umano è fondamentale, dove si cerca di crescere in una modalità più semplice, diretta, amichevole e pacifica con gli altri, sperimentando un’esperienza di narrazione, di condivisione , di benessere, di socialità diretta e non mediata.
L’idea di un luogo ove poter dipingere in libertà risale ad una decina di anni fa, quando con il mio gruppo di amici abbiamo iniziato a farlo a casa mia, riproducendo opere di vari artisti e iniziando a familiarizzare con la tecnica dei colori, prevalentemente con quelli ad olio.
Lo si faceva nei weekend invernali e un paio di volte è accaduto nei periodi di ferie. Di queste esperienze rimaneva diffuso nei partecipanti, oltre che il piacere di sperimentare le proprie capacità pittoriche, anche la gioia di condividere l’esperienza con altri, lo scambio di idee, i suggerimenti, la soddisfazione dei risultati.
La scarsità di tempo dovuta ai vari impegni lavorativi non favoriva la continuità di questa esperienza, problema oggi superato dal fatto che sono in pensione.
Tutti possono venire a dipingere, come detto qui si trova tutto il necessario: colori, pennelli, tele, idee. Nessuno di noi è un “artista”, solo alcuni ( 4 o 5 ) sono realmente capaci di dipingere su commissione; nella maggior parte dei casi si tratta di un hobby, che si esprime molto spesso copiando opere di artisti che poi portano a casa o regalano ad amici.
Una delle cose belle è che un paio di pensionate, che hanno provato a dipingere da poco tempo senza avere la minima esperienza, adesso vanno veloci come il vento, e sfornano di continuo nuove opere. Un punto di orgoglio è la collaborazione con la Casa Famiglia di via Severini, i ragazzi vengono con una istitutrice a dipingere, un po' saltuariamente in verità, ma è un piacere averli lì e sapere che il loro tempo trascorso alla Factory fa parte di un percorso di crescita
Nel locale della Factory possiamo ospitare piccole mostre di pittura. Hanno esposto da noi la pittrice americana Clare Stokolosa e gli allievi della scuola di pittura on line di Katharina Alivojvodic, che si è conclusa ad inizio ottobre. Nel Giugno 2021 abbiamo invece esposto i nostri dipinti presso le Cantine Baldetti, esperienza che forse ripeteremo presto in collaborazione con una cantina di Montepulciano.”
Prosegue ancora Aldo nel suo lungo appunto: “ Oltre alla pittura però la Factory sta diventando sempre più un punto di aggregazione per attività sociali e culturali . Da questa estate abbiamo iniziato ad esempio ad organizzare delle serate operistiche, in cui sono state raccontate alcune tra le piu importanti opere liriche, iniziativa destinata non ai melomani, ma a coloro che sentono il desiderio di avvicinarsi ad un genere musicale, come l'opera lirica, così importante per noi italiani. Abbiamo iniziato con Traviata e Cavalleria Rusticana, io ne ho raccontato il contesto in cui queste opera sono state ideate e poi sintetizzo la trama intervallata dall'ascolto dei momenti più importanti e più belli.
Da dicembre abbiamo organizzato delle serate di “narrazione di storie” (lo storytelling inglese), iniziando con la chitarra “Mare di mezzo” di Giulio Vecchini e le altre meravigliose chitarre da lui create, si è proseguito poi con la storia del nostro concittadino Francesco Benedetti, sfortunato poeta e drammaturgo, raccontato da Alessandro Ferri e Stefano Duranti Poccetti (che stanno per pubblicare una monografia su di lui). A gennaio abbiamo iniziato con Luca Nerozzi, che ha raccontato gli algoritmi applicati alla rotazione agraria, tema interessante perché apre una prospettiva su come sarà l’agricoltura del nuovo millennio. Ieri Iacopo Mancini ci ha invece parlato dell’e-taliano, cioè l’italiano elettronico, quello dei social, e di come sta influendo sulla lingua italiana e sulla nostra grammatica.
Ogni volta le persone che hanno partecipato sono aumentate e alto è stato il gradimento delle serate di narrazione. Le registrazioni saranno poi pubblicate YouTube nel canale Factory Dardano 44.
Stiamo costruendo un Archivio della Memoria, mediante interviste registrate in video agli anziani, che sono in grado di raccontare storie importanti relative al nostro territorio Abbiamo già intervistato una quindicina di persone di Cortona e dei paesi circostanti, e, come era facile immaginare, questi incontri sono stati una miniera di racconti personali e collettivi relativi alla vita, agli eventi alle trasformazioni socio-economiche del nostro territorio, sulle storie rilevanti, sia relative ai fatti di cronaca e di storia, che alle trasformazioni sociali ed economiche del territorio. Le storie verranno poi archiviate in un canale Youtube, che potrà essere consultato da chi vuole ascoltare e studiare queste vicende. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di mantenere viva la memoria del passato, valorizzando il racconto dei nostri anziani che portano dentro di sé il grande tesoro della memoria collettiva, collante forte per la costruzione di una comunità coesa e pronta ad affrontare il proprio futuro Naturalmente l’obiettivo è ambizioso e richiede tanto lavoro. Per questo avremmo bisogno di collaborazione e per questo chiunque è interessato a questo progetto può mettersi in contatto con noi.
Insieme alla Associazione Volontari Pulizia Strade, il cui presidente è Roberto Castellani, Factory Dardano 44 si impegna anche in una attività a favore della collettività, quella della pulizia delle strade. Con un gruppo di volontari raccogliamo i rifiuti che con scarso senso civico vengono lasciati ai bordi delle strade o nei boschi del nostro territorio
La Factory non ha alcuno scopo di lucro e non richiede pagamento di quote o di ingressi, è un luogo del tutto libero. Molti visitatori sono turisti, che apprezzano la assoluta originalità dell’idea, la magia dei tanti colori che illuminano lo spazio e anche l’energia positiva che vi trova. Chi la frequenta di solito lamenta che vorrebbe avere maggior tempo per recarvisi più spesso.
L’idea di costituire più avanti un’associazione culturale vera e propria ci darà modo di ampliare il perimetro delle attività con presentazioni di libri, organizzazione di visite culturali e di ogni altra nuova idea che gli associati intenderanno proporre.
Chi vuole seguirci può farlo su Instagram (factorydardano44), sul gruppo Facebook che conta oltre 820 iscritti, solitamente molto reattivi. Abbiamo inoltre un canale Youtube ove stiamo iniziando a collocare le registrazioni delle interviste agli anziani e le narrazioni delle opere liriche e delle narrazioni. La nostra casella di posta elettronica è [email protected] “.
Chi è Aldo Calussi? Personalmente lo conosco solo tramite la sorella Antonella , ma so che attualmente è un attivo pensionato cortonese, che ha lavorato per 40 anni per Ferrovie dello Stato, iniziando come operaio e poi svolgendo per 20 anni il ruolo di dirigente in ambito Risorse Umane per TRENITALIA Spa, in varie sedi nazionali. Fa davvero piacere che abbia messo in piedi questa factory, che oggi, non è solo underground, ma un bel fiore , un colorato aquilone che rappresenta il futuro, la speranza della nuova Cortona.
Ad maiora, caro Aldo! Nella foto collage, alcune immaggini delle ultime iniziative della Factory Dardano 44.
Ivo Camerini