Torna a trionfare, per il secondo anno consecutivo il Rione Peccioverardi che si aggiudica la 22°edizione della Giostra dell'Archidado.
Una gara con numerosi colpi di scena ha caratterizzato la giornata di giostra, che nonostante il forte acquazzone pomeridiano, si è disputata regolarmente.
Tutti in piazza Signorelli, dunque, a tifare il proprio quintiere di appartenenza e a godersi l'avvicente gara a colpi di balestra.
L'ordine di tiro aveva favorito il rione di San Vincenzo e Santa Maria, seguiti da San Marco e Poggio, Peccioverardi e Sant'Andrea.
Dopo appena tre di turni di gara il quintiere di Santa Maria sembrava destinato alla vittoria senza preoccupazioni. Ma qualcosa è andato storto e la verretta fuori dal dado del balestriere rosso blu, ha rimesso in gioco tutta la Giostra.
Con 10 punti sono andati agli spareggi i rioni Santa Maria, San Marco e Poggio e Peccioverardi.
Ci sono voluti ben 4 tiri per decretare il vincitore. Una gara al cardiopalma, che ha tenuto con il fiato sospeso tutta la piazza.
In tanti anni di Giostra, non si era mai ricorsi a così tanti turni di spareggio. Altra nota da segnalare il ritiro del rione di Sant'Andrea che ha rinunciato all'ultimo turno di tiro a causa della rottura della balestra del balestriere Pepe.
Alla fine gli inseparabili Carla e Leo Falomi di Peccioverardi (moglie e marito nella vita) hanno avuto ragione, aggiudicandosi l'agognata verretta d'oro 2015, la quinta in mano al rione bianco giallo di via Nazionale. Per Carla una conferma ancora più meritata, visto che è ancora l'unica donna balestriere ad aver vinto così tanto.
Una vittoria condivisa con il maestro d'armi Carlo Maria Cavalli che ha saputo seguire con dedizione e bravura i due balestrieri e con l'instancabile presidente Elina Casetti.