Ci è pervenuto nei giorni scorsi il testo della poesia in dialetto scritta da Gino Zucchini e da lui presentata come saluto agli ospiti del convegno regionale della Cia tenutosi in estate a Cortona. Pubblichiamo volentieri questa poesia e ringraziamo Gino per la sua attenzione al nostro giornale.
(IC)
Festa regionale Cia-Toscana
Tutto questo nasce dal reparto geriatria
ha un nome ed un cognome : pensionati cia.
Mi perdonerete, certo, qualche omissione.
Trattasi di un delitto su commissione
che vuol salutarvi con toni caldi
sia il sottoscritto che il presidente Baldi.
Benvenuti amici nella splendida Cortona
che fu' mamma di Troia e nonna di Roma.
Mi scuso della rima forzata e cieca
di Troia trattasi, ma della città greca.
Ricorderete la lirica che fu già di Mina
che recitava "paese mio che stai sulla collina"
"come un vecchio gigante addormentato"
nell'italico pentagramma cadenzato.
Il paroliere Migliacci consegno' agli annali
ed i suoi concittadini ritenner senza uguali;
e se qualcuno ha scordato tanta canzone
di Cortona fu la geografica ricostruzione;
quella che domina da ogni terrazza urbana
l'intera verdeggiante Valdichiana.
La città in oggetto è Patria di cultura
circondata dalle sue etrusche mura.
Sol per ricordarlo ai piu' novelli,
qui nacque e visse Luca Signorelli
e tutto viene messo in primo piano,
tanto il Maec che il Museo diocesano,
in bella vista dall'immenso palco
figurano la Basilica ed il Girifalco.
E, se non li citassi riceverei rimbrotti,
qua vennero alla luce Severini e Jovanotti.
Di lor vorrei citare le nobili gesta;
lo faremo, ma oggi parliam di tanta festa
densa di argomenti ben piu' seri
che hanno trattato problemi veri
a proposito di vulnerabilita' e non autosufficienza
e di ringraziare i relatori prendo licenza.
Bentornati amici da tutta la regione
e ne approfitto, in questa occasione,
per ricordare chi non c'e' piu'; tutti quanti
da Ennio Niccolini, Fedi fino a Duranti:
quelli che fecero del sindacato missione
per rendere forte la nostra organizzazione.
Or saluto chi e' ancor della partita
augurando a tutti serenita' e lunga vita.
Qui finisce la mia modesta omelia
per conto ed a nome della aretina cia.
Arrivederci e nessuno ponga veto
per la marcia non su Roma ma su Orvieto.
Brindiamo insieme con cortonese vino
con sentiti omaggi, il pensionato Gino.
Cortona, 08.07.23
Giacinto (Gino) Zucchini