Sarà inaugurata sabato 4 agosto alle ore 18 al Centro Convegni Sant'agostino la mostra dell'associazione culturale Photo Academy dal titolo: "Un lontano vicinissimo dalla Valdichiana all'Est. Cortona per Czechowice-Dziedzice". La mostra saraà visitabile fino a domenica 19 agosto.
Czechowice-Dziedzice è un comune polacco del distretto di Bielsko-Biała, nel voivodato della Slesia. Nel 2014 ha siglato con Cortona un protocollo d’amicizia. Una fitta rete di scambi culturali ed economici gli ha dato gambe e mani: musica, folklore, artigianato, enogastronomia. Non solo, ha preso anche testa e cuore: i rapporti umani, quelli che non hanno frontiere, quelli che ti rimangono addosso.
Neanche un progetto fotografico, un reportage come questo può scappare dai legami. Le cose, i paesaggi, i dettagli si raccontano dopo che hai mangiato, sorriso, visto la sera insieme con chi questi luoghi li abita e li ama per volontà o bisogno.
La bellezza, la forza, l’intensità fotografica usa, come luce, la curiosità di conoscere e conoscerci, la sorpresa di ri-conoscersi.
Il progetto è partito con un’esposizione di una mostra del Cortona Photo Academy, presso la casa della Cultura di di Czechowice-Dziedzice: Crazy for work, un gioco con il mondo del lavoro attraverso un’idea selvaggiamente banale… La crisi si combatte ridendo. Una delegazione di fotografi dell’associazione cortonese ha seguito le proprio foto e, a sua volta, con le macchine fotografiche in valigia, ha guardato quel lontano con il doppio occhio, una diploplia che rende l’altrove perfettamente a fuoco e perfettamente mosso.
Al viaggio di andata, ai chilometri, all’esibizione dei propri scatti è seguito un viaggio tra strade, verde, lavori, treni, bambini, uomini e donne… Un viaggio tra il silenzio, quello della paura di un passato che troppe volte ha scorrazzato libero come un’orda di guerrieri al saccheggio o di lupi affamati… O di mute speranze, di qualcosa che forse si aprirà come sole tra le nuvole. Il silenzio dell’orgoglio di gente semplice che vuole il mondo come uno che parte, come una canzone. Più leggeri, più uniti e appesi a un sorriso che non sai neanche il perché… Così è improvvisamente nata la loro narrazione visuale, quella a cui queste stampe danno un ordine e un disordine, quello dei ricordi che ci appartengono di più. Quel lontano si è fatto vicinissimo.
Tra l’andata e il ritorno c’è sempre qualcosa che ti cambia, che sia un amore, una noia, un dolore, una piccola felicità, un piacere, tanto freddo o tanta afa, un’inaspettata cordialità, un dettaglio confuso in un’attesa o in un addio. Tra l’andata e il ritorno c’è un paese che sembra troppo più semplice del proprio nome, poi ti accompagna fino a casa e non sai perché non ti lascia più.
Ovunque andrai quei posti li porterai con te come ho fatto, come faccio io.
In una foto tutto questo non ci sta.