L’Etruria

Redazione

Presentato ai Giardini Pubblici di Ravenna il libro “ Gianni Pozzi. Un italiano di solidarnosc”.

Nel volume scritti di Romano Prodi, Savino Pezzotta , Aldo Preda e Ivo Camerini

Presentato ai Giardini Pubblici di Ravenna il libro “ Gianni Pozzi. Un italiano di solidarnosc”.

Davvero una bellissima serata quella svoltasi allo Chalet dei Giardini Pubblici di Ravenna l’undici luglio 2022 in  ricordo di Gianni Pozzi. Un ricordo che  è stato tutto motivato e incentrato sulla presentazione del libro"Gianni Pozzi: un italiano di solidarnosc". Un libro che , assieme ai contributi di Romano Prodi , Savino Pezzotta e Aldo Preda , reca anche uno scritto del nostro vicedirettore Ivo Camerini.

Il dibattito è stato presieduto da Gianni Bessi , che ha avuto parole di grande affetto per il suo maestro Gianni Pozzi. Subito dopo ha preso la parola Mustapha Tuomi , che , sottolineando la grande apertura culturale, politica e sindacale di Gianni verso la società multirazziale e multireligiosa, ha ricordato il decisivo contributo che egli diede alla costruzione della  Moschea musulmana in Ravenna.

A seguire si sono avuti gli interventi di Graziano Trere', già Segretario confederale CISL e di Francesco Melandri, già  Segretario Provinciale CISL, che  si sono soffermati sull'esperienza di Gianni nel petrolchimico e nel sindacato.

E’ seguito poi il toccante e appassionato ricordo della figlia Mirella,  che ha parlato a nome di tutta la famiglia Pozzi.

Ha concluso la bella ed emozionante serata Aldo Preda , che ha ricordato la capacità di Gianni di coniugare laicità e coscienza cristiana, di mettere insieme le eccezioni di bene che sono da ogni parte,illustrando  la sua presenza in tutti gli aspetti della comunità,  la sua attenzione alle "minoranze profetiche ", in politica ( Lega democratica di Scoppola, Cristiani sociali di Carniti), ma anche nella Chiesa ( mons. Baldassarri, Mons. Tonini), l' amicizia con Zaccagnini, Prodi, Andreatta.

Insomma, una serata da vera memoria attiva come piaceva a Gianni Pozzi , un grande cislino della Terza Italia, una persona straordinaria, un italiano di cui oggi sentiamo tanta nostalgia e mancanza. Siamo sicuri  che tra la tantissima gente accorsa ai giardini pubblici  di Ravenna era presente anche lo spirito sorridente e buono di Gianni Pozzi, un vero santo laico dell’Italia sociale e sindacale novecentesca