Sabato 28 maggio alle ore 17.30 presso il convento di S. Francesco a Cortona, il prof. Attilio Bartoli Langeli, già docente di paleografia e diplomatica all'Università di Perugia e presidente della Deputazione di Storia patria per l'Umbria, presenterà la riproduzione anastatica del processo di assoluzione in articulo mortis di frate Elia. Il Centro studi frate Elia da Cortona ha infatti ottenuto l'autorizzazione a riprodurre in alta risoluzione, in formato 50x70 cm, il documento conservato all'archivio del Sacro Convento di Assisi, grazie al quale papa Innocenzo IV convalida l'assoluzione dalla scomunica nella quale era incorso frate Elia nel 1240. Primo ministro generale dei francescani, dotato di indubbie doti di governo e di organizzazione, frate Elia ebbe però il torto di non valutare esattamente le forze spirituali del Francescanesimo prima, e l'esatta portata della lotta tra Papato ed Impero poi; verso la fine del 1239 infatti sperò di conciliare Gregorio IX e Federico II in lotta, godendo della fiducia di entrambi, ma recatosi a Pisa dall'imperatore incorse nella scomunica papale. Nell'incontro di sabato 28 maggio ripercorreremo dunque le vicende di tale storia, ma approfondiremo anche il ruolo di particolare rilievo che la chiesa cortonese ricoprì in tale vicenda. Fu infatti Bencio, arciprete della pieve di S. Maria a Cortona, a confessare e ad assolvere materialmente frate Elia; insieme a lui sono presenti il priore del monastero di Cegliolo, i preti Ugo della chiesa di S. Cristoforo, Giunta della chiesa di S. Giorgio, Nercone della chiesa di S. Marco, Ventura della chiesa di S. Angelo a Succhio e tre notai, Cambio, Buiamonte e Ugone di Ranaldo. Frate Elia muore così a Cortona il 22 aprile 1253 in pace con se stesso e riconciliato con la Chiesa.
A tutti i presenti sarà fatto dono di una stampa del documento.