L’Etruria

Redazione

Quando musica ed architettura si sposano

Grande successo alla Chiesa del Calcinaio del concerto della Corale Kantorei di Monaco.

Quando musica ed architettura si sposano

Come annunciato anche dal nostro giornale, il primo giugno si è svolto alla Chiesa del Calcinaio il concerto della Corale Sollner Kantorei di Monaco di Baviera, diretta dal Maestro Ernest Hagerer. Sull'evento ci ha inviato una articolata nota, Carla Rossi di Radioincontri, che volentieri qui di seguito riportiamo.

"E' stato un concerto corale di straordinaria bellezza" , scrive Carla Rossi che poi così prosegue: "è stata eseguita “La grande lode della sera e del mattino, op.37” di Sergei Rachmaninoff, compositore russo nato nel 1873, nella regione di Nowgorad, dove imparò a conoscere ed amare la musica della Chiesa Ortodossa, partecipando alle funzioni religiose dei monasteri e delle chiese. Questa esperienza è alla base della sua Opera 37.La composizione segue la tradizione liturgica della Vigilia Pasquale, che iniziava con la lode serale, terminando con le lodi del mattino. Una tradizione che durò fino al 2^ secolo e che poi, nel Medioevo, si trasformò in un rito che riuniva lode serale e mattutina, un’unica messa celebrata la sera precedente, alla vigilia di importanti feste religiose: Tutt’oggi questa consuetudine è presente nella chiesa russa e viene celebrata ogni sabato sera.

Rachmaninoff  trasforma 15 parti della vigilia della Resurrezione e compone un’opera per Assolo e coro misto a cappella. Le melodie sono quelle del canto ortodosso, con vari momenti suggestivi, come la rievocazione del suono delle campane, classico delle antiche città russe.

Con questa composizione i canti ortodossi vengono portati nelle grandi sale concertistiche.

La “Sollner Kantorei” si compone di 110 coristi ed è una della più grandi corali di Monaco di Baviera. Il Maestro Ernest Hagerer la dirige da 42 anni: partendo da un coro parrocchiale di periferia, il Maestro ha formato un ensamble rinomato, oggi conosciuto in tutta la regione bavarese, e che viaggi concertistici hanno condotto anche a Siena, Perugia, Firenze".

"L’ascolto di questa importante esecuzione -conclude Carla Rossi- ha lasciato sensazioni forti.

Innanzi tutto ha destato generale meraviglia la bravura dei coristi, la loro grande capacità vocale, le risonanze musicali  che sono riusciti ad esprimere, l’intensità della coralità, veramente da brividi.

Il tutto pienamente esaltato dal luogo, il Santuario di Santa Maria delle Grazie, dalla sua aerea grandiosità, dalla risonanza ottenuta anche grazie alla cupola, dal gioco di luce che viene dall’alto: veramente l’ideale per accogliere, armonizzare, filtrare, equalizzare ogni risonanza, ogni stimolo sonoro e visivo.

Le note e le voci si espandevano nella superficie della chiesa come gocce luminose che arrivavano non solo all’udito, ma al cuore, provocando effetti particolari  e intimi  nell’anima.

Il coro, nel suo effetto visivo e sonoro, che cosi bene è stato contenuto e amplificato dalla chiesa, a sua volta ha esaltato la grandiosità del santuario e messo in evidenza la sua particolare acustica. Indubbiamente il Calcinaio, tra le sue tante vocazioni, ha quella di ospitare e far risaltare al massimo questo genere di esperienze musicali. Un bel successo e un tentativo da ripetere".

Condividiamo la richiesta di un bel bis a tempi ravvicinati.

A cura di Ivo Camerini