“Siamo quello che mangiamo”. E' il titolo dell'interessante racconto che Filippo Conti, giovane neurobiologo di Creti, ha proposto il 6 aprile alla Factory Dardano 44. Dopo la triennale in Biologia a Perugia, Filippo Conti ha poi conseguito la laurea magistrale in Neurobiologia col massimo dei voti presso l'Università di Pavia.
Conti ha raccontato alla Factory l'evoluzione delle conoscenze sul cervello, a partire da un papiro egizio di 3500 anni fa e dalle idee di Platone e Aristotele, passando agli studi anatomici di Vesalio, arrivando al rapido sviluppo delle scienze neurologiche degli ultimi due secoli. Il funzionamento del cervello mediante segnali elettrici, le sinapsi, i neurotrasmettitori, l'asse intestino-cervello sono state spiegate con grande semplicità dal giovane scienziato.
Egli ha poi raccontato la sua ricerca sperimentale, consistente nell'osservazione degli effetti di un'infiammazione intestinale sui ritmi circadiani (che regolano l'alternanza tra sonno e veglia) e sul sistema glinfatico (che serve a nutrire e difendere il cervello). La ricerca ha confermato l'esistenza di tale rapporto, per cui il cattivo funzionamento intestinale può portare a un deterioramento delle funzioni cerebrali, in particolare demenza e depressione.
Il racconto di Filippo Conti ha tradotto in modo semplice uno degli aspetti più complessi e affascinanti della biologia moderna, ricevendo complimenti e apprezzamenti dai numerosi presenti.
Nella foto collage, Filippo Conti durante il suo incontro alla Factory Dardano 44.
Redazione