Il Direttivo di Liberi e Uguali Valdichiana Aretina, riunitosi in data Mercoledì 2 Maggio 2018 per concludere la disamina della situazione all’indomani delle ultime Elezioni Politiche, con particolare riferimento al Comune di Cortona, ritiene di dover necessariamente esprimere le seguenti considerazioni.
1 – Il quadro politico nazionale a cui l’attuale maggioranza consiliare faceva riferimento è profondamente mutato. I partiti e movimenti che la compongono hanno patito, tutti indistintamente, un sostanziale processo di destrutturazione e ristrutturazione, attraverso cambi di leadership e di linea politica, scomparsa di sigle e di intere classi dirigenti, scissioni e nascita di nuovi soggetti politici.
2 – Le elezioni del 4 marzo consegnano alla sinistra nel suo complesso un risultato che, anche a Cortona, è giusto definire come semplicemente disastroso (il peggiore della storia repubblicana!), frutto in buona parte, almeno a nostro giudizio, dei molti gravi errori inanellati dal Governo nazionale e dell’evidente spostamento a destra delle politiche renziane, con conseguente perdita di identità e disamoramento di una fetta sostanziosa dell’elettorato di riferimento.
3 – Purtroppo però vi è nella sconfitta anche una responsabilità della politica e dell’azione di governo locale, testimoniata chiaramente dagli sbalzi di consenso da una sezione elettorale all’altra, che ci coinvolge tutti e che abbiamo il dovere di affrontare subito e con determinazione. L’indecisione nelle scelte, la mancanza di autorevolezza, la subalternità ai livelli sovralocati di potere, ai tecnocrati e alle istanze superiori di partito sono di per sé evidenti. A tutto questo si aggiunge un ormai cronico deficit di comunicazione dei partiti di maggioranza tra di loro e, quel che è peggio, con la Giunta, di cui l’approvazione dell’ultimo bilancio di previsione, operata senza il minimo confronto politico, è solo l’esempio più recente e clamoroso.
4 – In questi ultimi anni abbiamo tentato più volte di fare presenti queste criticità e sempre con l’intenzione, che confermiamo tuttora, di essere di pungolo costruttivo e non distruttivo nei confronti di una compagine che vediamo in chiara difficoltà. L’abbiamo fatto prima in forma colloquiale, ma siamo stati ignorati, poi più apertamente sui media locali e siamo stati ripresi con astio e supponenza. Gli argomenti concreti che abbiamo sollevato, dalla sanità agli investimenti, dalle politiche culturali a quelle sociali e dell’immigrazione non hanno mai trovato un momento e un luogo di discussione e di approfondimento reale. In questo senso gli ultimi timidi segnali di dialogo, apprezzabili quanto tardivi, non possono certo essere considerati sufficienti a cancellare il lungo silenzio del passato.
5 – Abbiamo deciso pertanto di mettere in atto un ultimo tentativo per smuovere la superficie stagnante della politica cortonese, operando un sacrificio di cui siamo i primi ad essere dispiaciuti, ma che purtroppo crediamo sia ormai inevitabile. Abbiamo chiesto pertanto al nostro assessore di rimettere nelle mani del sindaco le deleghe a lui affidate. È l’ultima possibilità che abbiamo davanti per guardare finalmente in faccia la realtà tutti insieme, per dare una scossa salutare e per mettere in campo un sostanziale cambio di passo politico e amministrativo, prima di incorrere in una nuova e forse ancora evitabile sconfitta alle prossime elezioni amministrative. Se non sarà colto neppure questo segnale estremo, le strade dell’attuale maggioranza consiliare, nostro malgrado, non potranno che dividersi definitivamente, ma a quel punto non saremo certo noi a portarne la responsabilità politica di fronte alla storia di Cortona.
Giancarlo Cateni , Federico Rossi e Ademaro Battistoni per il Direttivo