Un’ apericena con prosecco e coca cola, come va di moda tra i giovani di oggi, ma anche un popolare rinfresco con panini,prosciutto cortonese e vino rosso, come avviene nelle famiglie del ceto medio per un incontro di fine settimana tra amici semplici: è stato quello che l’onorevole Chiara Gagnarli ha offerto sabato sera 10 marzo al Bar Menchetti di Camucia per ringraziare i suoi elettori cortonesi, ma soprattutto,come ha tenuto a sottolineare, per "complimentarmi con gli attivisti e gli esponenti locali del movimento Cinquestelle per aver contribuito al successo elettorale nazionale e per aver mantenuto intatto il consenso territoriale avuto cinque anni fa".
Entrando al Bar Menchetti, pensavo di trovare "cosacchi pronti a portare i loro cavalli ad abbeverarsi alle fontane di piazza san Pietro in Roma” ed invece ho trovato tanti normalissimi cittadini cortonesi sorridenti e simpatici, che , come mi dice un trentenne, “pedaliamo da mane a sera , vogliamo portare i bisogni dei cittadini semplici all’attenzione di chi gestisce la cosa pubblica. Siamo cittadini, insomma, desiderosi di essere ascoltati e considerati come persone per quello che sono e che fanno”.
“Cittadini, aggiunge una giovane farmacista, con uguali diritti e doveri come tutti gli altri che vogliono vivere e tutelare la Costituzione più bella del mondo e vivere secondo i suoi dettami. Cittadini, sia ben chiaro, non folli come qualcuno ci ha indicati, ma gente con la testa ben piantata sulle spalle e pronti a governare in maniera nuova la res-publica”.
Nel mio pour-parler ho trovato cittadini cortonesi molto attenti a non dir male degli altri, nonostante qualche mia piccola battuta (per stuzzicare il confronto nel breve tempo che sono rimasto con loro) e “ben consci, come ha detto nel suo breve ed informale saluto di ringraziamento l’onorevole Gagnarli, che la campagna elettorale è finita e che non siamo più al tempo delle chiacchiere, ma al momento decisivo delle scelte ponderate e attente verso il bene generale dell’Italia”.
Chiara Gagnarli, residente a Terontola e ormai unica parlamentare del nostro territorio, nel suo semplice e cordiale grazie agli elettori ha , tra l’altro, detto: “ Grazie a tutti voi presenti, ma soprattutto a tutti i cortonesi e le cortonesi che si sono uniti agli altri italiani ed italiane nel darci fiducia e nel permetterci di essere oggi la prima forza politica del paese. Una forza politica che ha rimesso al centro i temi che interessano i cittadini e la qualità della loro vita. Una forza politica che questa domanda di partecipazione popolare porterà nel nuovo parlamento e , se le condizioni saranno favorevoli, al governo del Paese. Un grazie a tutti gli attivisti ma anche a chi mi ha mandato un messaggio o mi ha detto una parola di sostegno. Grazie a tutti i colleghi candidati in Toscana che sapevano di essere davanti ad una sfida difficile ed in particolar modo a Donella, Francesca, Lucio e Tiziano che con me si sono impegnati senza risparmio nella lista Cinque Stelle. Ognuno di loro si sarebbe meritato quel titolo di portavoce che ancora una volta nella provincia di Arezzo mi onoro di portare avanti. Donella, Francesca , Lucio e Tiziano sono stati compagni di viaggio preziosi e mi aiuteranno nel mio lavoro in Parlamento. In questa sera di festa semplice qui a Camucia desidero anche ricordare a quelli che ci hanno votato, e a tutti i miei compaesani cortonesi, che nel nostro territorio comunale ci sono dei gruppi di lavoro politico, ai quali è possibile partecipare attivamente e portare segnalazioni, idee e proposte per far tornare la politica ad essere quell’arte nobile di servizio alla comunità che il popolo invoca ormai da oltre un ventennio. Contattatemi direttamente o attraverso il gruppo locale se avete necessità di informazioni o di proposte da portare nel lavoro parlamentare che mi è stato affidato”.
Parole semplici,dette in pochi minuti con il cuore in mano,con il sorriso in volto e pronunciate anche davanti al marito Marco e ad uno dei due loro gemellini, che come si vede nella foto, al termine si è fatto subito largo tra gli elettori per ricevere la carezza di mamma Chiara.
Nel salutarla da semplice giornalista di strada le ho augurato buon lavoro. Mentre esco dal bar non posso però far a meno di ascoltare e registrare il commento di due elettrici quarantenni che si dicono: “ è proprio diversa dagli altri, soprattutto è una persona vera del popolo, una populista che crede nel governo del popolo, cioè in quello che significa la parola democrazia”. Spero tanto che il racconto di questo mio quarto d’ora passato al bar Menchetti, possa tranquillizzare i nostri lettori e, perché no?, i tanti italiani che ancora vedono in Di Maio un pericoloso sovversivo. Naturalmente sia ben chiaro, come avviene in ogni democrazia parlamentare a natura proporzionale, i Cinquestelle alla stanga del governo e chi ha perso alla stanga dell’opposizione.
Ivo Camerini