L’Etruria

Redazione

La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.

A margine del “maestoso” dibattito sui sacchetti per la spesa e sui rincari delle tariffe.

La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.

Si racconta che nel XVII secolo, nell' Italia cattolica, si parlasse molto del “sesso degli angeli” mentre nel resto dell’Europa protestante si badasse invece a far affari e sperimentare il nuovo che la rivoluzione agraria e  quella scientifica stavano portando avanti. Anche al mio solito bar, pardon al mio circolo culturale,da un paio di giorni è tutto un parlare di sacchetti e di rincari delle tariffe imposte dalla legge finanziaria varata dal Governo alla vigilia di Natale.Ma il dibattito non mi sembra per nulla una discussione sul sesso degli angeli, anzi mi appare come qualcosa di molto concreto e interessante. Pertanto vado subito a raccontare quanto ascoltato in questo mio circolo culturale più unico che raro.

C’è chi dice che tre/cinque centesimi per una busta biodegradabile ( ma poi, interloquisce serioso il Bamba, saranno davvero bio questi sacchetti?) sono una truffa bella e buona. C’è chi dice che occorre prendere i bastoni e andare a Roma per “tonfare di santa ragione coloro che hanno rincarato del cinque e passa per cento le bollette di luce,acqua e gas, mentre gli stipendi son rimasti gli stessi”.

E’, insomma, tutto un discutere di come “ribellarsi a tanta sopraffazione , a tanto ladrocinio patentato”. D’altronde anche nel mio bar, pardon nel mio circolo culturale, tra le sette e le otto del mattino, ma anche alla sera attorno alle diciotto oppure alla pausa mensa, avviene quello che sta avvenendo nei social e nei media da due giorni a questa parte. E allora, da modesto giornalista di strada qual sono, riporto volentieri il commento di due miei compagni di caffè .

“ E davvero tutto surreale -mi dice Giorgio-. Si impreca e si stramaledice contro il Governo, ma poi tutti fermi, nessuno parte con la rivolta. Così ha buon gioco qualche giovane politico arrogantello che ironizza sulla cuglionite del popolo invece di preoccuparsi della fretta con cui il suo Governo con questa legge finanziaria ha caricato di costi la vita della gente. Un Governo che ha irriso ancora una volta il suo popolo ritenendolo bue e silente. Tutto questo discutere di sacchetti da due/tre centesimi avviene perché non si vede un partito, un sindacato, un politico che voglia intervenire a favore della gente, del ceto medio che fatica da mattina a sera. La gente, noi ex-cittadini  italiani, facciamo come i tifosi di calcio e la  buttiamo sullo sfogatoio.    Mi ripeto (visto che non c’è una vera forza politica, un vero sindacato che canalizzi politicamente il malcontento popolare, montato a dismisura in questi ultimi anni contro le istituzioni politiche, contro lor signori che ci governano pensando solo agli arricchimenti personali, di consorteria e lasciando negli stenti, nei sacrifici la gente normale) noi ce la spassiamo in chiacchiere. La fortuna dei governanti italiani,da oltre vent’anni a questa parte, è che il popolo bercia, bercia (urla,ndr),ma poi nessuno va per strada o nelle piazze a buttar giù dalle loro poltrone questi mascalzoni che da troppi anni regalano comunismo ai ricchi e impongono libero mercato al ceto medio, ai normali lavoratori. Vedrai che anche questa volta tutto svanirà e lor signori ci convinceranno che siamo i soliti stupidi che ragionano male, che non capiscono niente. Insomma ci faranno di nuovo accettare  la realtà del popolo bue che deve stare zitto, che deve solo lavorare, che deve essere suddito e non cittadino”.

“ Ma stessero attenti – interloquisce Giovanni, altro amico di pausa caffè - che stavolta la misura è colma e il quattro marzo s’avvicina! Visto mai che il popolo si svegli e quel giorno faccia  una bella, storica rivoluzione mandando tutti a casa? Di solito le valanghe cominciano dalla caduta di un leggero fiocco di neve e poi, quando la palla di neve s'ingrossa e fattasi immensa  viene giù,  i fianchi della montagna si modificano profondamente. Ricordi la fine della prima Repubblica? Tutto cominciò da un’innocua mazzetta di uno zanza della periferia milanese. Io mi auguro che stavolta tutto cominci o parta da un innocuo centesimo sui sacchetti della spesa o , come dicono i benpensanti, sugli shopper biodegradabili. Insomma, secondo me, tutto questo sfogatoio sui social e per strada nel paese reale è un buon segno e mi auguro che serva davvero per far uscire dalle urne di marzo una vera, bella rivoluzione che ci faccia ritrovare i nostri diritti di cittadinanza portati via dal cosiddetto neoliberismo e dai troppi mascalzoni che invece di governare ci hanno solo dato il peggio dell’America: tasse, sfruttamento e, soprattutto, tolto la sovranità popolare e nazionale”.

La pausa caffè è terminata ed io saluto senza dare risposte. Ma,da attento cronista, registro e pubblico. In fondo i  dibattiti avvengono in un  bar, anche se io l’ho eletto a mio circolo culturale. Si dà il caso però che in questo bar il risultato elettorale del quattro dicembre 2016 fosse stato previsto,indovinato con tre mesi di anticipo.

Ivo Camerini